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Pioggia di medaglie per gli atleti aquilani

17 febbraio 2017 | 12:24
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Pioggia di medaglie per gli atleti aquilani

Pioggia di medaglie per gli atleti della Verdeaqua Smile e gli studenti dell’Istituto Amedeo d’Aosta che hanno partecipato ai XXVIII Giochi Nazionali Invernali Special Olympics che si sono svolti a Bormio dal 5 al 10 febbraio.

Bottino ricco con 17 ori, 18 argenti e 7 bronzi.

Sono stati 18 gli atleti abruzzesi, che hanno dimostrato oltre a eccellenti doti tecniche, anche la capacità di superare i limiti imposti dalla disabilità.
16 Atleti aquilani si sono misurati nella disciplina dello sci nordico, mentre due atleti provenienti da Sulmona e Pescara hanno gareggiato nella racchette da neve.

special olympics: XXVIII Giochi Nazionali Invernali

Grazie al progetto alternanza lavoro che Special Olympics sta portando avanti nell’Istituto Amedeo D’Aosta quattro studenti e quattro atleti con disabilità hanno partecipato nelle attività unificate, vero simbolo della piena inclusione attraverso lo sport, obiettivo reale che Special Olympics promuove in tutto il mondo.

Il grande successo dell’intero evento si è percepito già dal principio, quando, in occasione della Cerimonia d’apertura, piazza Cavour/Kuerc a Bormio si è riempita fino all’orlo per assistere all’accensione del tripode che, in perfetto stile olimpico, ha inaugurato l’inizio ufficiale delle gare. L’intero territorio era stato sensibilizzato nei giorni precedenti attraverso il Torch Run che ha toccato quindici Comuni, quindici tappe prima di arrivare a Bormio. All’apertura tra il pubblico tantissimi giovani e giovanissimi provenienti dalle scuole di Livigno, Sondalo e Bormio. Questi 1500 bambini si sono poi riversati nei giorni a seguire a bordo pista muniti di cartelloni e striscioni, di campanacci e trombette pronti a tifare forte per quelli che ai loro occhi, e non solo, sono diventati dei grandi eroi. Il fiore all’occhiello di questo evento infatti è stato senza dubbio il sentito coinvolgimento delle scuole del territorio, frutto di un prezioso “gemellaggio”, un percorso curato nel tempo che ha affiancato ad ogni team di atleti in gara dei veri compagni di avventura, le classi delle scuole presenti sul territorio. Gli alunni hanno avuto così l’opportunità e il tempo giusto per conoscere le storie degli atleti, disegnare cartelloni in loro onore e prepararsi al grande giorno come quando si deve incontrare il proprio idolo e, allo stesso tempo, un nuovo amico che ci sembra già di conoscere molto bene.

special olympics: XXVIII Giochi Nazionali Invernali

Anche agli atleti aquilani è stata riservata un’accoglienza particolare dagli alunni di Isolaccia di Valdidentro dalla classe primaria V A e dalla classe I A di scuola media e dalla classe primaria I B di Valdisotto.

«Il bilancio della manifestazione è assolutamente positivo, – ha sottolineato Guido Grecchi capo delegazione del Team aquilano– gli atleti si sono ancora una volta superati grazie anche alla presenza del tecnico nazionale prof. Giovanni Ursitti che ha saputo consigliare e guidare gli atleti, ma anche grazie ad un impianto gara curato nei minimi particolari, da un’organizzazione eccezionale ed da un tempo favoloso. Le gare sono state arricchite da una serie di eventi molto apprezzati da tutti gli atleti che si sono divertiti moltissimo tra pattinaggio, floorball, curling, la visita alle terme e gite turistiche delle località vicine».

Spettacolare la cerimonia di chiusura presso lo Ski Stadium, sede in passato della chiusura dei mondiali, da dove si è assistito alla discesa di un lungo serpentone che ha portato le bandiere di Special Olympics, d’Italia e d’Europa. Mentre la fiaccola è passata da Bormio a Terni che ospiterà dal 10 al 14 maggio i XXXIII° giochi nazionali estivi.

special olympics: XXVIII Giochi Nazionali Invernali

Di seguito proponiamo una testimonianza diretta, scritta da Chiara Gallo mamma e volontaria che ha partecipato alla trasferta Valtellinese.

Chiuso il sipario sui XXVIII GIOCHI INVERNALI SPECIAL OLYMPICS, disputati a Bormio dal 5 al 10 febbraio 2017, torniamo a casa.
Il bagaglio è molto più pieno di quello dell’andata. Ed il valore aggiunto non sono certo i souvenir della Valtellina: ognuno di noi riporta a casa immagini, sorrisi, emozioni, amicizie, paesaggi e molte altre conquiste che una settimana fa non poteva nemmeno minimamente immaginare.
Tante le esperienze, le avventure, i fotogrammi.
Ma quella che mi è rimasta più impressa è la voce trionfante di un atleta spastico che, sul podio, piangendo urla: “Mammaaaaaaa, ho vintoooooooo!”.
Ho sentito un’altra vocina urlare la stessa frase, da lontano, per me.
Ed è stata una marcia trionfale nella mia anima.
Per il team Verdeaqua Smile di L’Aquila composto per l’occasione non solo da 12 atleti aquilani e 4 partners dell’Istituto Amedeo d’Aosta di L’Aquila (progetto alternanza scuola lavoro), ma anche da due atleti proveniente da Sulmona e Pescara, è stata una pioggia di medaglie: 17 ORI, 18 ARGENTI, 9 BRONZI, nelle specialità di Sci Nordico e Racchette da Neve.
Ma, a parte quelle appese al collo, ci sono medaglie TATUATE dentro. E hanno tutte il colore della Vittoria.
Più che una settimana di gare, è stata una Scuola. Di vita, intendo.
Una scuola “a classi rovesciate”, dove salgono in cattedra quelli che il mondo tiene seduti all’ultimo banco, quelli che “hanno bisogno del sostegno”. Ma che riescono a sostenere l’intero universo con un dito solo.
Quelli come Silvia, che ci ricorda che: “Siamo tutti disabili. Ma amiamo come le persone normali”.
È un’immersione delicata e violentissima in categorie di appartenenza che la società sovverte o sopprime.
Ma che ti riconducono alla Verità.
E la verità è che forse non abbiamo capito ancora nulla del senso profondo della vita.
Perché ci è stata donata la Libertà e noi ci siamo rinchiusi da soli in prigioni trasparenti travestite da radure.
Tra etichette, stereotipi e diagnosi che non corrispondono al Vero.
Stiamo più sul Sembrare che sull’Essere. È questo che ci insegnano ed urlano, con il silenzio la delicatezza e la leggiadria delle farfalle, gli atleti Special Olympics.

“Un’esperienza che ho iniziato grazie al piccolo fratellino Luca (un ragazzo con disturbi dello spettro autistico)”. Così Martina studentessa dell’Istituto Amedeo D’Aosta iniziava il suo post su Istagram. “In questi giorni le sue vittorie sono anche le mie, come penso viceversa. Rivali ma pur sempre uniti nel cuore.”