CONCUSSIONE DEPOTENZIATA |
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Telefonate e appalti: il 3 aprile udienza Cialente

23 febbraio 2017 | 10:07
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Telefonate e appalti: il 3 aprile udienza Cialente

Andranno in udienza preliminare il prossimo 3 aprile il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e un funzionario comunale, Fabrizio De Carolis, nell’ambito dell’inchiesta della procura della Repubblica, durata oltre 2 anni tra le polemiche e numerosi stop & go, che vede entrambi indagati per induzione indebita a dare utilità, la cosiddetta concussione depotenziata.

Nel caso di Cialente, l’accusa viene contestata in due casi. Nel primo è solo tentata e riguarda il subappalto da affidare a un costruttore nella ricostruzione di un aggregato da 178 appartamenti e 63 milioni di euro, il cosiddetto “Consorzio 201”.

Nell’altro episodio, secondo i pm, il reato si è effettivamente consumato, con lo sblocco di contributi per circa 2,7 milioni di euro alle società Palomar-Consta caldeggiato da Cialente a De Carolis e avvenuto senza che le imprese avessero le carte in regola per ottenere i fondi, in particolare la certificazione dell’avvenuto pagamento ai subappaltatori.

I lavori non partivano, le aziende fallivano e ho dovuto fare tutto io perché i cittadini venivano da me, questa è la verità“, è sempre stata la linea difensiva del primo cittadino, assistito dall’avvocato Carlo Benedetti.