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Frazioni, 296 pratiche valutate su 1108 presentate

17 marzo 2017 | 12:53
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Frazioni, 296 pratiche valutate su 1108 presentate

La Ricostruzione delle Frazioni al centro dell’incontro con la stampa tenuto questa mattina da Luigi D’Eramo, Daniele Ferella ed Emanuele Imprudente, consiglieri di Noi Con Salvini.

In particolare si è fatto riferimento alla ricostruzione delle frazioni, «una non ricostruzione» come l’ha definita Daniele Ferella, frutto di «una serie di promesse non mantenute». Dati alla mano Ferella ha illustrato come quest’anno siano stati «emessi contributi per 120 cantieri per tutte le frazioni ma ad oggi di cantieri se ne vedono ben pochi;  ad Arischia di quattro cantieri che sono stati finanziati ne è partito uno mentre  a Paganica ne sono partiti solo due su 24.

Quando l’assessore Di Stefano imputa i ritardi ai tecnici dovrebbe ricordare – ha aggiunto Ferella – che i contributi sono stati emessi da tempo allora forse il problema è altrove, magari al genio civile. Ci sono soldi fermi, forse più di 55 milioni di euro solo nel 2016 e nell’anno che verrà se ne accumuleranno altri.

Le pratiche presentate per il centro storico sono 377 e ne sono state valutate 309, nelle frazioni sono state presentate 1.108 pratiche e ne sono state valutate 296: forse il problema sta a monte ed è imputabile – sottolinea il consigliere NcS – a chi ha organizzato una siffatta gestione delle pratiche, mandando avanti la città a discapito delle frazioni per poi affrontare il problema a ridosso delle elezioni.

Non c’è una frazione che abbia rispettato i tempi di ricostruzione previsti: può essere solo colpa dei tecnici?

La delibera 109 del dicembre 2016 del consiglio comunale impone la ristrutturazione di tutti gli edifici del 1930, ora con le pratiche già presentate da tempo ci si sveglia. I ritardi sono stati evidentemente previsti apposta.

Tra il 2015 e il 2016 alcune frazioni come Bagno piccolo, Casaline, Pescomaggiore, San Marco di Preturo e San Vittorino non si sono viste approvare nemmeno una scheda parametrica.

In tutto, l’anno scorso le sostituzioni edilizie sono incrementate: 34 in più a L’Aquila e 11 in più nelle frazioni, in centro un appartamento è valutato 329.550 euro mentre nelle frazioni un appartamento analogo è valutato 185.903 euro al metro quadro. Vi è una differenza sostanziale di valutazione al metro quadro. L’aumento delle sostituzioni indica che la gente sta scappando e nelle frazioni non si parla di lavoro per i sottoservizi».

Luigi D’Eramo ha aggiunto che «tutto questo è accaduto per sistemare equilibri interni di natura politica e partitica, se l’assessore Di Stefano avesse ricoperto questo ruolo in un altro comune d’Italia, si sarebbe dovuto dimettere.

In questo gioco perverso che sta inginocchiando e spopolando il Capoluogo assistiamo a delle affermazioni farsa: Americo Di Benedetto e Pierpaolo Pietrucci vogliono far credere che le loro candidature sono alternative al loro modo di governare quando invece sono espressione di Pezzopane, Cialente e Lolli che hanno ritrovato  quell’equilibrio che sembrava saltato.

Il Pd avrà quindi la certezza che nulla cambierà rispetto a quanto fatto, o non fatto, in questi dieci anni.

Se vincerà di nuovo il Pd si avrà la prosecuzione della tragedia che abbiamo vissuto fino ad ora. Di Benedetto e Pietrucci sono barzellettieri che non faranno discontinuità con il passato e non possiamo quindi averli come interlocutori».