Campotosto, danni a pesca e turismo

22 marzo 2017 | 10:56
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Campotosto, danni a pesca e turismo

di Andrea Giallonardo

Il lago di Campotosto è ai minimi termini e da settimane si discute sui danni che l’abbassamento del livello delle acque porta all’economia del luogo, da sempre basata su pesca e turismo.

A fronte di un paese quasi completamente distrutto, sembrerebbe superfluo parlare del livello del lago, tuttavia la stagione estiva si avvicina e con essa potrebbero arrivare i campeggiatori che da sempre hanno trascorso l’ estate in riva al lago. Questa volta però i visitatori rischieranno di trovare non un lago, bensì uno stagno ad attenderli, e nel giro di qualche settimana, quando la voce si sarà sparsa, ben pochi si avventureranno fin lì.

L’acqua bassa pregiudica non solo le caratteristiche del territorio, ma anche tutta l’economia locale: in particolare, la pesca professionale e sportiva, il filone fotografico, gli sport acquatici e il turismo itinerante.
Si aggiungono conseguenze rilevanti su fauna e flora locale:lucci, coregoni, carpe e tinche vivono in uno “spazio” ormai ristretto.

campotosto lago

Siamo ancora in tempo per salvare la situazione tanto più che a ridosso dell’estate dovrebbe essere pronto il centro polivalente che l’ANA ha donato al Comune di Campotosto. Tutti gli amanti del luogo potrebbero approfittare del temporaneo abbassamento di livello per rimuovere, a titolo volontario, tutto i rifiuti che il ritiro delle acque ha portato alla luce.

LA PETIZIONE ON LINE – SALVIAMO IL LAGO: Intanto c’è una petizione on line su change.org con la quale si chiede all’Enel di rialzare il livello delle acque col fine di evitare un disastro ambientale.
“A causa dello sciame sismico in corso attualmente il livello è sceso a tal punto che la parte di lago sottostante Campotosto e Mascioni è completamente asciutta, andando a pregiudicare l’habitat di zona umida che rendeva quell’ambiente unico e irripetibile”.

L’ultimo incontro tra Ministero dei Trasporti ed Enel lascia ben sperare: si vuole favorire il riempimento dell’invaso e arrivare, entro un mese e mezzo, a una quota idrica di 1.310 metri sul livello del mare – 60 milioni di metri cubi di acqua in più rispetto a oggi –  quantità necessaria per la stagione agricola a valle. Ancora da capire i tempi per attivare le procedure.