Claudia Pagliariccio è la candidata sindaco

Si chiama Claudia Pagliariccio la candidata sindaco di Casapound che oggi ha sfilato in un lungo corteo di circa 1000 persone per le strade della città.
L’Aquila è stata blindata dalle 15 alle 20 di oggi pomeriggio per consentire al corteo di sfilare.
«Sono onorata di correre per la carica di sindaco – ha detto Claudia Pagliariccio nel suo intervento -. Lo farò con onestà, trasparenza e passione. Per il nostro popolo che non merita un’amministrazione così ipocrita che ricorre alle parole Territorio, Identità, Tradizione e Tutela del Popolo solo in campagna elettorale. Non ci accontentiamo di compromessi e contentini – ha concluso la Pagliariccio nel comizio tenutosi in mezzo alla nube rosse dei fumogeni alla villa comunale -, il giusto sapremo guadagnarcelo all’indomani della tornata elettorale, comunque vada, noi saremo con voi».
«Oggi siamo a L’Aquila – ha detto Simone Di Stefano, vicepresidente di CasaPound Italia, ex candidato sindaco di Roma alle scorse amministrative di giugno -, ma Roma marcia con noi. La terra che calpestiamo da quattromila anni ci dicono che non è più nostra, ma noi ci opporremo a questa sostituzione materiale del popolo italiano. Duecento mila stranieri vengono ogni anno in Italia, con la compiacenza della nostra classe politica e dell’Europa. Stiamo venendo rimpiazzati.
Casa, famiglia e lavoro sono tre cose semplici che ora ci sono totalmente negate. In Tv ci dicono di chinare la testa davanti all’invasione ineluttabile ed invece noi la testa non la chiniamo.
I problemi degli africani vanno risolti in Africa. Non possiamo farci carico di tutto ciò che succede nel mondo.
Noi italiani, intanto, abbiamo perso le nostre eccellenze, la nostra economia e non abbiamo più nulla.
Ogni membro di Casapound deve convincere gli altri della bontà del nostro movimento politico. Concorreremo alle elezioni nazionali. Ogni deputato di Casapound e ogni consigliere sarà al fianco delle persone a prendere botte e denunce al contrario dei parrucconi che si vestono bene, prendono voti e si infilano negli uffici del comune, al transatlantico e poi se ne fregano del popolo italiano.
Non importa vincere, è importante voler vincere» ha concluso.