De Santis: L’Aquila città dei congressi

Pausa Caffè con Lelio De Santis, candidato per le primarie per la lista civico riformista Patto per l’Aquila.
Ieri sera la presentazione dei tre candidati all’ANCE: “Una bella manifestazione, era presente molta gente e questo è un segnale positivo” dice De Santis. “Già un primo risultato l’abbiamo conseguito, mobilitando molti cittadini e riavvicinandoli alla politica”

“D’altro canto, era doveroso per noi fare le primarie: per coerenza, per discontinuità con il passato e per un coinvolgimento maggiore di tutti, nell’ottica di un pluralismo politico e culturale”.
Da chi è sostenuto Lelio De Santis? “Da chi vede in me una persona seria e onesta, capace, che ha dimostrato come si può amministrare bene senza deragliare. Ma anche dai tanti che, delusi, si sono allontanati dalla politica. Non si è tutti uguali: io sono la discontinuità, l’efficienza amministrativa. Metteteci alla prova”.
Continuità o discontinuità? “Tante cose sono state fatte in termini positivi. La ricostruzione privata ha dato risultati buoni, non altrettanto quella pubblica. Non siamo stati capaci di appaltare per 35 milioni i lavori per la costruzione della sede unica: anche in quel caso, bisognava coinvolgere tutti i soggetti della città, fare le cose bene e per tempo. Non bisogna far trascorrere tutto questo tempo, col rischio di perdere anche i fondi già destinati” aggiunge poi De Santis.

Quale la vocazione economica dell’Aquila? “Il terremoto ha devastato tutto. L’Aquila non è più il polo industriale del passato. Dobbiamo far leva, ora, sulle nostre risorse: montagna, cultura, turismo. Dobbiamo tornare ad essere una città fruibile, accogliente, capace di ricettività: potrebbe essere la città dei congressi, la città delle fiere“.