Quando L’Aquila sognava

31 marzo 2017 | 14:55
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Quando L’Aquila sognava

Quando L’Aquila sognava è il nuovo appuntamento settimanale del Capoluogo.
Pillole di storia sulla città, osservata dall’occhio attento di un cronista d’altri tempi: Fulgo Graziosi, vice direttore di questa testata.

Memoria, riflessione, storia e presente.

“E’ importante creare una memoria storica degli eventi che si sono susseguiti nella città e che ne hanno caratterizzato alcuni periodi”.

Com’è cambiata L’Aquila? “Non ha avuto grandi sviluppi la nostra città nonostante evidenti potenzialità. Non ci sono colpe da attribuire a qualcuno, è la mentalità che ci tiene fermi. L’amore smisurato per l’ego non ha dato sviluppi da un lato, ma ha conservato il patrimonio dall’altro. Questo è un male e un bene insieme”.

Cosa vuol dire raccontare L’Aquila oggi? “Ci vuole più analisi critica sul sociale, partire dagli effetti provocati dal sisma e pensare un po’ di più alla ricostruzione del tessuto sociale che appare ancora sfilacciato e disorientato. Oggi anche un’attività che riapre in centro è una notizia, anzi non solo, è un sostegno a chi sfida gli eventi. Il giornalismo è cambiato nella sostanza: c’è più cronaca e meno riflessione. Il giornalismo segue l’evoluzione sociale”.