Casa dello studente, via ai lavori di demolizione

14 aprile 2017 | 15:32
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Casa dello studente, via ai lavori di demolizione

E’ stata indetta oggi la procedura negoziata per la demolizione della Casa dello Studente di via XX settembre (fabbricato compreso tra i numeri civici 46 e 50).

Lo rende noto l’Assessore alla Cuc (Centrale unica di committenza) Stefano Palumbo.

“L’appalto – ha spiegato Palumbo – consiste nell’abbattimento dell’edificio residenziale universitario, gravemente danneggiato dal sisma del 6 aprile 2009 e dove, purtroppo, hanno perso la vita tanti studenti. Una prima demolizione parziale era già avvenuta nell’immediato post-sisma, ma il fabbricato che è ancora in piedi costituisce un grave pericolo per l’incolumità pubblica e privata, insistendo su una importante via di comunicazione pubblica, che è anche l’unica via d’accesso agli edifici vicini, di recente ristrutturazione”.

L’importo dell’appalto ammonta complessivamente a circa 500mila euro.

“Da una parte, molte famiglie che stanno per rientrare nelle case circostanti potranno usufruire delle loro abitazioni in totale sicurezza. Dall’altra, si darà pieno significato all’intesa sottoscritta con l’Azienda per il Diritto allo studio lo scorso ottobre, che ha previsto il trasferimento alla stessa Adsu di Casale Marinangeli, che sarà adibita ad attività e servizi pubblici per gli studenti universitari, con la contestuale acquisizione, da parte del Comune, proprio della Casa dello Studente”.

Al termine dei lavori di demolizione e rimozione delle macerie, l’area dove sorgeva la Casa dello Studente lungo via XX settembre diventerà un luogo della commemorazione e del ricordo, in omaggio alle vittime del crollo del fabbricato nella notte del 6 aprile di otto anni fa.

“Ateneo e Comune” conclude Palumbo “hanno già raggiunto l’accordo per l’ideazione e la progettazione di spazi che abbiano proprio la funzione di ricordare la tragedia che è avvenuta. Tale allestimento sarà deciso dagli stessi studenti attraverso un percorso partecipativo, mirato a raccogliere – da parte dell’Università – le proposte che perverranno dalle ragazze e dai ragazzi che frequentano l’Ateneo Aquilano”.