La forza della tenacia: a Campotosto riapre il Valle



di Eleonora Falci
La storia dell’Albergo ristorante Valle a Campotosto è un po’ l’emblema della vita sul nostro territorio: tremiamo ma non crolliamo, resistiamo e non molliamo.
Perché è proprio questo quello che hanno fatto i gestori del Valle: avevano aperto solo il primo giugno 2016. Una nuova attività, tanto entusiamo. Poi le scosse, ben tre terremoti in sei mesi. Ma a tre mesi dalla chiusura – temporanea – riaprono con più entusiasmo di prima.

L’albergo ristorante Valle a Campotosto riapre i battenti proprio per Pasqua: a raccontare a Il Capoluogo questi mesi è Mauro Caradonna, ex gestore di un bar ad Arischia, chiuso dopo il terremoto del 2009. Lui, insieme agli altri due soci Alfonso e Jessica Paolini, e con l’aiuto di Serena Beccia, hanno tenuto duro e finalmente possono riaprire il loro ristorante, fra i pochissimi riaperti.

“Avevamo aperto il Valle il primo giugno: la stagione stava andando bene, come da previsioni. Il primo, fortissimo stop, che ha riportato molti di noi indietro di sette anni, è stato il 24 agosto, con la scossa che ha distrutto Amatrice. Non abbiamo chiuso: abbiamo lavorato con qualche giornalista, come Valerio Cataldi e Valter Rizzo, e con la Polizia Locale di Milano. Poca la gente che girava per Campotosto, eccetto qualche festa. Anche dopo la scossa del 30 ottobre siamo rimasti aperti: abbiamo continuato a lavorare fino al 18 gennaio e solo allora ci siamo dovuti fermare, più che altro perché, sebbene la struttura non sembrava aver subìto danni rilevanti, dovevamo aspettare gli esiti di agibilità.”
Esiti di agibilità che sono arrivati proprio in questi giorni, consentendo al Valle di riaprire per Pasqua.
“Siamo aperti a Pasqua e a Pasquetta. A Pasqua faremo un pranzo con amici e un gruppo di persone che vengono da Roma per mangiare insieme a noi e portare, così, la loro solidarietà. A Pasquetta abbiamo prenotazioni per una quarantina di persone.”

In tutto, i coperti sono 50 e i ragazzi del Valle, tutti under 30 o giù di lì, dopo aver resistito a tre terremoti non perdono tempo: “resteremo aperti sempre a pranzo, a sera solo con prenotazioni”.