La colazione di Pasqua è…

“Caffè e cornetto?” Non a L’Aquila e dintorni. La colazione pasquale abruzzese è una cosa seria. La giornata parte con un pasto luculliano, a cui poi segue un pranzo che non è da meno.
Questo rito è talmente importate e radicato da avere un nome proprio: lo sdiuno,ovvero la fine di due giorni – venerdì e sabato santo – che da tradizione regionale dovrebbero essere di totale astinenza dal cibo.
Cosa si porta in tavola?
La colazione di Pasqua è un vero e proprio pasto, con portate dolci e salate. Imprescindibili le uova sode, simbolo della festività, ma poi non possono mancare altri alimenti e pietanze come il salame locale chiamato cicolana, la coratella, la frittata con la mentuccia e la pizza di Pasqua. Tecnicamente quest’ultima è un dolce (o quasi): una grande brioche aromatizzata all’anice, arricchita con uvetta e decorata con zuccherini colorati, che però accompagna salumi e formaggi. A completare questa colazione vino rosso e uova di cioccolato, come se tra poco ore non fosse previsto un lauto pranzo delle feste.