Fare Centro c’è: 60 giorni per fare le domande

La Giunta regionale, su proposta del vice presidente della Giunta ed assessore allo Sviluppo Economico, Giovanni Lolli, ha approvato nella data simbolo del 6 aprile 2017 il tanto atteso bando pubblico per la concessione di aiuti alle imprese “Fare centro – il rientro delle attività produttive nei centri storici”.
Verrà pubblicato mercoledì prossimo, 26 aprile, sul Bura e ci saranno 60 giorni di tempo per presentare le domande nell’ufficio ah hoc di Palazzo Silone.
Questa mattina, nella sede di Palazzo Silone, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione; presenti, oltre a Lolli, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, la senatrice Stefania Pezzopane, il capo dipartimento della presidenza e Rapporti con l’Europa Vincenzo Rivera e i rappresentanti delle forze sociali che hanno contribuito all’elaborazione del progetto e i coordinatori dei sindaci del cratere.
Si tratta di incentivi per il biennio 2017-2018, pari a 12 milioni di euro, atti a favorire progetti di trasferimento e avvio di nuove attività produttive per il ripopolamento dei centri storici e dei piccoli borghi dei Comuni del cratere danneggiati a seguito del sisma dell’Aquila dell’aprile 2009. Un programma attivato con le risorse del 4% della ricostruzione, destinate allo sviluppo del cratere.
Il bando, ha spiegato Lolli in apertura, si svolgerà attraverso vari step e verrà gestito dalla Regione; sarà retroattivo solo per coloro che si sono installati dopo il 2014, lo dicono le regole comunitarie. “Fino a quando avremo un tiraggio continueremo a finanziare”, ha sottolineato.
Ciò che ha evidenziato Vincenzo Rivera è la semplicità di accesso alle risorse. Il progetto segue tre linee d’azione: la linea A finanzia coloro che erano presenti al 6 aprile, hanno subito gli effetti del terremoto e si sono o trasferiti, o hanno subito un decremento di fatturato pari al 40%; la linea B riguarda invece i nuovi investimenti; la C si concentra sul Viale della Croce Rossa: l’obiettivo è smantellare i manufatti del dopo sisma, riportando le attività in centro storico, e riqualificare la zona.
Il bando – sottolinea Rivera – si rivolge solamente agli esercizi di vicinato, non ai centri commerciali medio-grandi.
Il sindaco Massimo Cialente, parlando degli affitti in centro storico, ha descritto L’Aquila come un “organismo in riabilitazione”: “Il primo anno si pagherà una quota del 40%, poi si salirà piano piano; quando il centro storico sarà quello che noi auspichiamo, a quel punto si andrà sul prezzo di mercato”. Chi non vorrà affittare i propri edifici ricostruiti con denaro pubblico pagherà invece il massimo di tasse al Comune.
“Non vengano sparate cifre d’affitto fuori dalla grazia di Dio”, ha ammonito Lolli, richiamando al senso di responsabilità dei cittadini affittuari e definendo quello di tornare in centro un “atto di eroismo”.
Gli uffici devono tornare al più presto in centro, ha aggiunto il sindaco: i front office dovrebbero essere riportati alla Standa; un’altra ipotesi è il Palazzo dei Gesuiti.
Nei giorni scorsi il centrodestra aveva definito Fare Centro “una maldestra operazione con elargizioni di fondi pubblici a pioggia”.
“Il Pd sottovaluta l’intelligenza degli aquilani – affermava il centrodestra in una nota – che puniranno la presunzione e l’arroganza di chi, a poche settimane dal voto, spera di racimolare voti inaugurando finte piste ciclabili e mette in piedi l’ennesimo, squallido, mercato delle vacche”.
Stamane è arrivata prontamente la risposta di Lolli, che ha giustificato così i vari ritardi: “Era necessario che avessimo le certezze del finanziamento. Il finanziamento è stato reso certo quando è stato inserito nella delibera Cipe di agosto dello scorso anno, tuttavia dal punto di vista procedurale non era sufficiente: bisognava aspettare che la Corte dei Conti vidimasse quella decisione, il che è avvenuto – in modo abbastanza sorprendente – a fine febbraio di quest’anno.”
“L’ufficio d’entrata ha lavorato alacremente, con un metodo – vorrei sottolinearlo – che si chiama partenariato”.
Ha rincarato la dose Massimo Cialente: “C’è un pezzo di questa città che non sta capendo lo sforzo che si sta facendo: guai se ci fermassimo alla semplice ricostruzione delle mura. Noi dobbiamo essere ambiziosi. Noi aiutiamo i coraggiosi che sono rientrati e chi vorrà rientrare”.
Il vice presidente ha poi anticipato due importanti progetti: “Nei prossimi giorni, con il sindaco dell’Aquila, presenteremo il programma estivo culturale di questa città, una serie di grandissimi eventi, l’ultimo dei quali, la Convention Nazionale di Federculture, che si terrà stabilmente all’Aquila nei prossimi anni. Queste iniziative non le abbiamo potute annunciare prima, perché abbiamo dovuto ancora una volta aspettare che ci dessero i finanziamenti. L’altra iniziativa che vi comunico: a seguito del programma 5G, alcuni grandi progetti di ricerca, quello di Fiat e di ZTE (in competizione con Bari), si collocheranno all’Aquila. Nei prossimi giorni farò venire qui il ministro”. [Diego Renzi]