Rugby, domenica d’oro: perde solo il Paganica



Una domenica d’oro per la palla ovale aquilana: vincono L’Aquila Rugby club (Pro Recco Rugby v L’Aquila Rugby Club 3-6), la Gran Sasso (Gran Sasso Rugby v Cavalieri UR Prato Sesto 14-10) e le Belve Neroverdi, che asfaltano il cus Pisa per 86 a 0. Il Paganica perde di misura contro il Colleferro per 21 a 23.
Pro Recco Rugby v L’Aquila Rugby Club 3-6
L’Aquila Rugby Club conquista le semifinali per l’accesso al massimo campionato italiano con un turno di anticipo. I neroverdi espugnano il difficile campo di Recco imponendosi 3-6 (1-4) contro gli squali liguri e confermano il secondo posto in classifica, eliminando gli avversari per la corsa alle semifinali promozione.
In campo un’autentica battaglia. Complice anche la forte pioggia caduta per gran parte dell’incontro, la partita non è bella, con ritmi tuttavia alti per gli ottanta minuti. L’Aquila parte subito forte in mischia, dove dominerà per tutto il match. Francesco Cozzi sbaglia un calcio dopo cinque minuti. Ne approfitta il Recco al 9′, che sblocca il tabellino con il capitano Bastiel Agniel al piede. Dopo un altro calcio piazzato fallito dai neroverdi, il pareggio arriva a due minuti dall’intervallo, con Cozzi.

Nella ripresa L’Aquila continua a dominare in mischia, sbaglia qualcosa palla in mano e in attacco, ma conferma di avere l’ottima difesa dimostrata per tutta la stagione. Al 4′ un altro piazzato di Cozzi porta per la prima volta in vantaggio L’Aquila. Il tabellino non si muoverà più fino al termine, dopo un finale nel quale i padroni di casa cercano vanamente di segnare la meta della vittoria. Termina tra i cori degli atleti neroverdi e la delusione degli appassionati liguri.
“Sapevamo che avremmo dovuto fermarli sui loro punti di forza, mischia e drive – ha affermato il direttore tecnico Vincenzo Troiani – non abbiamo giocato una gara bellissima, ma non poteva essere diversamente, non c’erano le condizioni per farlo, né strategiche né meteorologiche. Portiamo quattro punti a casa, sono orgoglioso di questi ragazzi e tutti devono esserlo. Hanno dato tutto”.
Una vittoria importantissima su una squadra che in casa aveva perso, fino ad oggi, solo una volta nelle ultime stagioni: i neroverdi hanno dimostrato ancora una volta di lottare duramente per la maglia, contro tutti e tutto, compresi i noti problemi economici già esternati tempo fa dal club, e in un contesto cittadino complesso. Giocatori che tra mille difficoltà non si arrendono e si stanno dimostrando uomini, nonostante la giovane età media. La città non deve e non può ignorarlo.
“Noi vorremmo riportare un minimo di dignità all’Aquila e al suo rugby, e oggi i ragazzi si sono battuti da aquilani veri”, ha concluso Troiani.
Gran Sasso Rugby v Cavalieri UR Prato Sesto 14-10
Inizia con un minuto di silenzio la partita a Villa Sant’Angelo, in ricordo di un rugbista che ha passato la palla: Andrea Balloni, ragazzo di 30 anni, giocatore del rugby Rieti deceduto per un incidente stradale.
La partita è tesa ed equilibrata, con le due squadre che non si risparmiano i colpi sui punti d’incontro, il ritmo partita è però lento e spezzettato, con tempi infiniti di ingaggio e continui restart delle mischie, soltanto alcune fiammate da una parte e dall’altra accendono l’incontro.
È Prato a passare in vantaggio con un calcio del terza centro tuttofare Paulin al 21’, ma i grigiorossi rispondono prontamente al 33’ con una meta di Guerriero, generosissimo come sempre, che schiaccia ben servito da un elegante off load di De Rubeis.
Il secondo tempo offre qualche emozione in più con spazi che si aprono da ambo le parti, al 51’ ancora Paulin fa tutto da solo, penetra, schiaccia in meta e trasforma portando i suoi avanti 10 a 7. La Gran Sasso non ci sta e si riporta sotto senza però riuscire a ribattere colpo su colpo, al 60’ però i grigiorossi sono ancora in meta con Caione, che finalizza un contrattacco portato dai 22 metri che vede protagonista Lofrese. La Gran Sasso va ancora vicinissima alla meta con Angelone che per pochissimo non riesce a schiacciare in meta un bel cacio di Giampietri in area di meta, subito dopo il sig. Chirnoaga fischia la fine dell’incontro per il sollievo dei numerosi spettatori arrivati a Villa Sant’Angelo. Domenica prossima contro la rugby Capitolina i grigiorossi dovranno affrontare un’altra importante battaglia, con la consapevolezza di dover fare almeno un punto per conquistare matematicamente la salvezza.

A fine partita coach Iannucci ci tiene a ringraziare tutti i suoi e Stefano Ciancarella in particolare: “Voglio ringraziarlo per la sua generosità in campo, è stato fondamentale in questi ultimi incontri come giocatore e in tutta la stagione come componente dello staff tecnico. Tutti i ragazzi si sono battuti, abbiamo fatto una prova matura dal punto di vista mentale, nonostante la confusione in campo perché non avevamo indicazioni chiare dall’arbitro. Dal punto di vista della gestione dei momenti chiave dobbiamo essere più maturi”. È felice anche Francisco Viera, dopo un’altra bella partita come mediano di mischia: “È stata una partita dura ed equilibrata tra due squadre molto simili, alla fine ha vinto la squadra con più cuore”.
Alla domanda sulla partita di domenica prossima il giovane mediano portoghese risponde chiaramente: “È una finale e la finale non si gioca, si vince”.
Paganica – Colleferro 21-23
Partita intensa, con molti errori da entrambi i lati. Nel finale la grinta colleferrina doma i padroni di casa. 21 a 23 il risultato finale.
“Alla fine, a fare la differenza è stata la diversa motivazione delle due squadre.”Il commento lapidario di Sergio Rotellini riassume l’incontro in modo tanto efficace quanto sintetico.
La prima parte di gara è di marca paganichese. I padroni di casa hanno buon gioco nelle fasi di conquista e cercano di impensierire sullo spazio la difesa laziale, ma i molti errori sia in fase di costruzione che di finalizzazione, vanificano più di un’occasione.
Anche se Paganica riesce a chiudere in vantaggio il primo tempo, il distacco ridotto alimenta le speranze dei ragazzi di Giampiero Granatelli che non mollano un centimetro e rimangono costantemente attaccati al punteggio.
Paganica sciupa tutto il possibile, il colpo del K.O. non arriva e Colleferro si produce in un forcing finale che porta 4 punti importantissimi in chiave salvezza.
Da quando si sono allontanati i play off, Paganica ha faticato a trovare motivazioni adeguate e, ad eccezione della brillante prova offerta contro l’Amatori Catania, non si è mai espressa al proprio livello.
A due partite dalla fine del campionato, i rossoneri dovranno cercare di tenere alta la tensione e di chiudere la competizione nel migliore dei modi, con la consapevolezza di essere un gruppo che nel prossimo futuro potrà ambire a obiettivi davvero importanti.