La Torre medicea risorge

Grande attesa per la posa della prima pietra per la ricostruzione della Torre Medicea del Borgo di Santo Stefano di Sessanio: appuntamento il 6 maggio alle 10:30. Prevista la presenza di Gianni Letta, del Sottosegretario Paola De Micheli e del Vice Presidente del CSM Giovanni Legnini.

L’imponente Torre merlata di forma cilindrica, distrutta quasi completamente dal sisma del 6 aprile 2009, dominava, emergendo dal profilo urbano, il nucleo centrale medievale del paese di Santo Stefano di Sessanio, uno dei borghi più suggestivi del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, che, per l’armonia e integrità degli elementi architettonici, fa anche parte del Club dei Borghi più Belli d’Italia: un cammeo incastonato tra i monti, prossimo all’altipiano di Campo Imperatore.
A seguito della quasi completa distruzione ad opera del sisma che ha colpito la zona, la torre è stata sottoposta ad un intervento di messa in sicurezza con cui si è da subito riproposto l’originale skyline della struttura originaria.
La torre, di proprietà comunale, antecedentemente ai richiamati eventi sismici del 2009, era accessibile ai visitatori, offrendo, sulla sommità, una visuale unica a 360° non soltanto sul borgo ma sull’intero e spettacolare paesaggio circostante. Rappresenta il simbolo del paese e la sua storia è di fatto quella del borgo di Santo Stefano di Sessanio e dell’intero territorio circostante.
Per tale motivo, in concerto con la scelta virtuosa dell’Amministrazione comunale e della Soprintendenza Beni Ambientali Architettonici Storici Abruzzo, della conservazione dell’impianto insediativo in perfetta continuità con il paesaggio circostante, la riedificazione della torre, simbolo del territorio, è stata fortemente voluta; nel più breve tempo possibile, nel quadro degli interventi relativi al patrimonio architettonico di proprietà pubblica programmati dal Comune dopo gli eventi sismici, è stato infatti elargito il finanziamento, da parte dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere, e sono state indette ed esperite le gare per la progettazione
e per l’affidamento dei lavori di restauro.
Coerentemente con i contenuti del Piano di Ricostruzione, si è assunto il progetto di recupero della torre come volano di una nuova fase di ripresa, potenziamento, sviluppo e rivitalizzazione del borgo, nonché per il rilancio di uno sviluppo culturale e turistico sostenibile di qualità, di cui Santo Stefano di Sessanio da anni rappresenta un modello, ripartendo proprio dall’edificio che ne ha segnato la genesi fondativa e che più lo rappresenta in termini simbolici e iconografici.