Pausa Caffè, le elezioni raccontate dai giornalisti

28 aprile 2017 | 17:11
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Pausa Caffè, le elezioni raccontate dai giornalisti

Affrontare dal punto di vista giornalistico l’imminente appuntamento elettorale a L’Aquila. Torna Pausa Caffè per parlare di politica attraverso le voci di chi la racconta e la scrive ogni giorno: i giornalisti.

Ospite Stefano Dascoli, cronista de Il Messaggero, che, insieme a Roberta Galeotti, direttore de Il Capoluogo, ha affrontato il tema delle prossime elezioni a 360 gradi.

Elezioni importanti per la storia della città: se ne va Massimo Cialente, il sindaco del terremoto e già questo basta per dare una idea di un punto fermo. Dai due blocchi di centrodestra e centrosinistra ai civici: “Tutte candidature interessanti” dice Dascoli. “Sono ottimista: le proposte in campo sono molto valide”.

“Per i due blocchi ci sono di fronte due persone che si equivalgono a livello di competenza e cambiamento: due giovani, Di Benedetto e Biondi, impegnati, con grandi capacità amministrative. Politicamente, soffrono delle stesse difficoltà: devono gestire una coalizione ampia, con diverse anime e con tanti squali della politica alle loro spalle, pronti a fagocitarli. Entrambi hanno dimostrato grande personalità: Di Benedetto sfidando il sistema di governo del PD – nonostante la triade rivendichi l’appartenenza al partito del candidato sindaco – Biondi nel tenere il punto fermo. Spero comunque in un consiglio comunale di maggiore qualità: abbiamo assistito a cose non edificanti” aggiunge.

Su Noi con Salvini: una storia amara. “Ncs è stato il primo partito a proporre il candidato, un programma, un metodo, le primarie. Il centrodestra avrebbe fatto molto bene a fare le primarie. Ncs ha dovuto ingoiare il rospo del metodo e della candidatura di D’Eramo, saltati entrambi: un percorso di sofferenza politico, inevitabile, per riunire la coalizione.”

Sulle candidature di Carla Cimoroni  (L’Aquila Chiama) e Claudia Pagliariccio (Casapound): “due candidature interessanti” dice Dascoli.
“Casapound ha lavorato in maniera corposa nel post terremoto, con iniziative sociali di rilievo. Carla Cimoroni è persona in gamba, seria, preparata: rappresenta un lavoro importante, quello di Di Cesare e Vittorini, che in questa consiliatura hanno dimostrato una competenza amministrativa e politica superiore alla media. Un polo sul quale ha trovato la convergenza anche Rifondazione Comunista”.

Guarda Pausa Caffè di oggi, venerdì 28 aprile.