Terremoto, gli animali per superare il trauma

Cesaproba di Montereale, frazione nel cuore dell’Alta Valle dell’Aterno, pochi mesi fa ha vissuto il terrore nella notte in cui terremoto e neve hanno bloccato completamente ogni via di fuga ai suoi abitanti.
Per superare quei momenti dolorosissimi, per vincere la paura del terremoto non ignorandola, ma affrontandola, arriva l’aiuto degli animali e di un progetto, “Contro la paura, no fear” che il prossimo 13 maggio arriverà proprio a Cesaproba.
“Finalmente possiamo raggiungere i bambini che abitano ancora nelle zone colpite dal terremoto e portare loro l’affetto e la gioia trasmessa dagli animali” dice Giusy Branella, responsabile del progetto “Contro la paura, no fear’ per Unica Beach. Giusy, veterinaria giuliese, ha L’Aquila nel cuore: suoi i progetti di pet therapy che hanno portato un po’ di serenità ai bimbi ricoverati nei reparti del San Salvatore.
“Contro la paura, no fear” è un progetto di supporto all’elaborazione del trauma da sisma, promosso e finanziato dalla raccolta fondi dei primi di aprile a Giulianova -che ha visto come madrina Marialuisa Cocozza dell’Arca di Noè del TG5, – e dalla donazione dell’azienda Lush, da sempre attenta al volontariato e sensibile alle problematiche sociali. I protagonisti dell’evento del 13 maggio saranno gli animali: falchi, aquile, lupi cecoslovacchi, poiane, cani… e non solo.
“E’ questo il nostro primo passo verso un percorso auspicato ormai dal 24 agosto 2016, quando Amatrice venne distrutta dalla scossa che si è rivelata poi, la prima di un interminabile sisma. Ancora oggi infatti l’interno della nostra regione è flagellata dalla terra che trema, che porta la gente a scappare e a lasciare i propri paesi per paura.
Qualche mese fa siamo riusciti a prendere contatti con la piccola comunità, tramite la coordinatrice del centro di accoglienza, la sig.ra Maria Di Filippo. Abbiamo conosciuto le persone del posto, ancora provate dall’esperienza vissuta, alla ricerca di aiuto e solidarietà, con tanto bisogno di “raccontare” e liberarsi di una profonda angoscia. Ma sono i bambini quelli a cui vogliamo rivolgere principalmente il nostro programma di supporto, a quei piccoli che apparentemente vivono una “normalità” anormale… surreale. Perché nulla nelle loro vite è rimasto come prima e dal primo giorno, nulla è più normale. E’ a loro, che non stanno chiedendo aiuto, non si lamentano, che continuano a giocare con quel poco che è rimasto, che è dedicato tutto il nostro programma.” prosegue Giusy.
“Finalmente possiamo proporre un progetto che non ha il fine di “distrarre” i bambini, ma di individuare quei sintomi latenti di un trauma, purtroppo tutt’ora presente, e aiutarli a vincere la paura delle catastrofi.”
“Un ritorno alla natura, quella che adesso spaventa, ma nonostante tutto ci offre anche un aiuto tramite gli animali”
Non c’è solo Unica Beach, con i suoi volontari: a partecipare a questo progetto c’è anche il falconiere Giovanni Granati con la sua equipe Falcong.
“Un ringraziamento particolare va a lui” conclude la veterinaria “al Falconiere Giovanni Granati che sposando questa causa, si è messo a disposizione inoltre, per gli incontri con i bambini e i suoi animali, un giorno a settimana, per l’intera durata del progetto, il cui svolgimento è previsto per più mesi.”
(e.f.)