75mila penne nere a Treviso, L’Aquila c’è

15 maggio 2017 | 12:27
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75mila penne nere a Treviso, L’Aquila c’è
75mila penne nere a Treviso, L’Aquila c’è
75mila penne nere a Treviso, L’Aquila c’è
75mila penne nere a Treviso, L’Aquila c’è
75mila penne nere a Treviso, L’Aquila c’è
75mila penne nere a Treviso, L’Aquila c’è

E’ stato un tripudio di penne nere e tricolori che hanno sfilato fra due ali di folla: oltre 500mila persone hanno assistito alla 90′ Adunata Nazionale degli Alpini che si è conclusa ieri in Piazza Vittoria con l’Ammainabandiera e il passaggio della “stecca” da Treviso a Trento, dove la manifestazione si svolgerà il prossimo anno.

A salutare i 75000 alpini che hanno sfilato, il Ministro della Difesa, Senatrice Roberta Pinotti, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Danilo Errico assieme a tante altre Autorità civili e militari.

Numeri importanti, che testimoniano ancora una volta il grande senso di appartenenza e lo spirito di Corpo che caratterizza gli Alpini.

Anche L’Aquila c’era a Treviso: dall’assessore Capri al tricolore di Jemo ‘Nnanzi, dagli Alpini della “Valle del Raiale” – le penne nere di Assergi, Camarda e Paganica – ad altri gruppi cittadini e non solo: il legame fra la nostra città e gli alpini va ben oltre il Raduno che ha animato la città nel 2015.

90' adunata alpini treviso
90' adunata alpini treviso
90' adunata alpini treviso
90' adunata alpini treviso
90' adunata alpini treviso
90' adunata alpini treviso

(si ringrazia per le foto Carlo Iorio, il gruppo Jemo ‘Nnanzi)

“Dalle operazioni a supporto della stabilità internazionale – ha commentato il Ministro della Difesa – al sostegno sul territorio nazionale nell’Operazione “Strade Sicure” o in caso di gravi emergenze o calamità naturali, come il recente terremoto nell’Italia centrale o nella successiva emergenza neve, le Truppe Alpine dimostrano ogni giorno un elevatissimo spessore professionale nonché generosità, abnegazione, perizia e capacità tecnica.

Caratteristiche che accomunano tutti i soldati dell’Esercito che ogni giorno con il loro silenzioso operato al servizio del Paese, testimoniano e incarnano il sacrificio di milioni di italiani che hanno donato la propria vita sul Grappa, sul Piave e in tutte le aspre battaglie combattute dal Regio Esercito e dai suoi valorosi battaglioni alpini”

(e.f.)