Cannabis: la legge c’è ma non si applica

In Abruzzo c’è una legge sulla cannabis terapeutica: ma non viene applicata.
A farla approvare, nella scorsa legislatura, Maurizio Acerbo, ora segretario nazionale PRC-SE, che verrà audito domani in Commissione di Vigilanza della Regione Abruzzo in merito alla mancata applicazione della legge.
“Intendo evidenziare alla commissione di Vigilanza del Consiglio Regionale che il decreto applicativo di D’Alfonso e Paolucci contrasta platealmente con la legge in vigore” dice Acerbo.
“In qualità di promotore della legge vengo continuamente contattato da pazienti e familiari che lamentano la mancata attuazione di una legge considerata all’avanguardia e che altre regioni hanno ripreso e concretizzato.”
Con Acerbo saranno auditi il dott. Gianvincenzo D’Andrea, vicepresidente della Fondazione Isal – ricerca sul dolore, e l’avvocato Vincenzo Di Nanna di Amnistia-Giustizia-Libertà, legale di Fabrizio Pellegrini che è finito in carcere proprio a causa della mancata applicazione della legge.
“E’ triste che in tanta parte del nostro paese ai pazienti sia negato l’accesso a farmaci e preparati galenici a base di cannabinoidi o che debbano procurarseli spendendo cifre elevatissime a causa della colpevole negligenza della ministra della sanità e di troppe giunte regionali” continua Acerbo.
“Lo Stato distribuisce morfina ai pazienti nella terapia del dolore, non si capisce perché per l’innocua e benefica cannabis ci siano tutti questi ostacoli”.