Matteo Salvini, riprendetevi L’Aquila


“Andiamo al voto subito” – ha esordito Salvini.
Subito un richiamo nazionale: “E’ necessario andare a votare prima possibile e mandare a casa quel disastro del Pd. Ogni città ha i suoi, voi qui avete la Pezzopane. C’è una città da riprendersi. Bisogna fare una scelta. L’11 giugno è il momento giusto”.

Dopo l’attentato di Manchester Salvini torna a parlare dell‘immigrazione che è un “fenomeno sottovalutato”.
“Siamo in guerra. Se porti in Italia 250mila finti profughi nulla cambierà. Lo dice la cronaca, fatta di arresti. La Prefettura aquilana fa da affitta camere ai clandestini. Tutta questa generosità e accoglienza dovrebbe essere gratis, ma così non sarà mai, perché questo governo è interessato al quattrino. Se si vince a L’Aquila, città che il Pd crede sua, si dà la svolta anche a livello nazionale e manderemo a casa questo governo”.
Sulla ricostruzione: “Le aziende aquilane sono ferme”
“E’ incredibile che le aziende che lavorano alla ricostruzione vengano dal Nord. Ognuno dovrebbe lavorare per il suo territorio. Quando vado all’estero trovo migliaia di ragazzi italiani e anche abruzzesi che sono scappati. Piuttosto che preoccuparci dei migranti pensiamo ai nostri giovani che sono scappati altrove per un futuro migliore”.
“Fino all’11 Giugno affido il simbolo di Noi Con Salvini a voi aquilani, se si andrà al ballottaggio ci rivedremo prima del 25 Giugno. Cambiare si può!”
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Quella dell’aprile 2016, a pochi giorni dalla ricorrenza del sisma. Una giornata intensa nella quale Salvini ha visitato il centro storico di L’Aquila e Paganica,ha incontrato gli imprenditori locali accompagnato dai consiglieri comunali del gruppo Noi Con SalviniEmanuele Imprudente, Daniele Ferella e Luigi D’Eramo, e dal coordinatore provinciale di NcSAlfonso Magliocco e Paolo Arrigoni, senatore e responsabile regionale del movimento.
A seguire Salvini nella sua visita anche tanti cittadini, allevatori e commercianti che espongono i problemi che quotidianamente affrontano da sette anni.
La prima visita, invece, risale al febbraio 2015per la presentazione ufficiale del movimento “Noi con Salvini”.
“La città non deve rimanere un museo. Ogni negozio che chiude è una luce che si spegne” – aveva affermato parlando delle problematiche tutte aquilane legate alla ricostruzione.