Alpini aquilani in prima linea nelle calamità naturali

260 unità andranno a comporre il nuovo reparto: “alcune professionalità sono già presenti, altre necessarie verranno incrementate” ha detto il Ministro. Ma ad essere incrementato soprattutto sarà il parco mezzi: trattandosi di Genio alpino si parla di competenze specifiche che consentiranno di operare in moltissime situazioni di possibili calamità.
Una scelta ponderata e strategica, quella di creare un nuovo reparto dedicato agli interventi più critici proprio a L’Aquila.
“Le emergenze – ha detto il capo di stato maggiore dell’Esercito, il generale di Corpo d’Armata Danilo Errico – hanno reso necessario rendere permanente la capacita’ operativa dell’ Esercito in questa parte del territorioa rischio sismico. La soluzione individuata è un battaglione multifunzionale e con capacità specialistiche: ad esso si affiancherà una ulteriore compagnia dei fucilieri che andrà ad incrementare la componente di manovra del Nono Reggimento Alpini. Questo provvedimento permetterà di assicurare quell’expertise e quelle risorse idonee per il supporto generale come ad esempio rifornimento idrico, produzione e distribuzione di energia, costruzione, riparazione e mantenimento di strade, ponti e strutture alloggiative, quanto quelle connesse alla mobilita’ in particolare in ambiente innevato”.
Il battaglione Orta verrà impiegato in centro Italia in casi di emergenza. Specializzato nelle emergenze postsismiche e atmosferiche, è di stanza a L’Aquila, nella caserma Pasquali-Campomizzi.
L’istituzione del Battaglione Orta arriva dopo molti tagli fatti in passato: “Per la prima volta invertiamo una tendenza” ha sottolineato il Ministro Pinotti.
“Lo facciamo perché serve nelle nostre missioni principali, per la difesa della Patria, avere delle capacita del Genio alpino e perché permette di proiettarci nei teatri stranieri anche con più facilità. Ma ci serve perche’ anche l’utilizzo duale insieme alla Protezione civile e’ una necessita’ sulla quella dobbiamo essere sempre pronti“.