Autostrade in sicurezza, Toto pagherà Anas nel 2028

E’ l’accordo raggiunto con l’emendamento alla manovra-bis approvato in Commissione Bilancio alla Camera. Toto dovrà presentare entro 20 giorni dall’entrata in vigore del dl “un piano di convalida per interventi urgenti”.
Si sbroglia così una matassa che negli ultimi giorni stava diventando sempre più intricata.
Da una parte, la messa in sicurezza antisismica, reputata necessaria e prioritaria dallo stesso concessionario, di viadotti e tratti dell’Autostrada dei Parchi. Dall’altra, la necessità di trovare fondi per realizzare questi interventi.
In mezzo c’è l’Anas che fino al 2028 non vedrà i canoni che Toto le doveva per gli anni 2015 – 2016.
“Il rischio era quello di fare l’intervento di messa in sicurezza con risorse aggiuntive” dice il Viceministro all’Economia, Enrico Morando. Ma al tempo stesso fondi aggiuntivi si presume dovranno essere girati ad Anas per le attività di manutenzione delle principali arterie del Paese.
Una storia intricatissima, come sottolinea Sergio Rizzo in un articolo pubblicato ieri:
Secondo l’Anas Toto deve dare ancora 303 milioni di capitale residuo, più 121 di rate scadute, per un totale di quasi 425 milioni. Non solo, ma le future rate con gli interessi porterebbero nelle casse della società pubblica 782 milioni fino al termine della concessione, prevista nel 2030. Toto risponde con una causa mostruosa, chiedendo a sua volta una cifra dell’ordine di un miliardo di euro; le contestazioni spaziano dalla qualità delle infrastrutture messe a gara, alle bonifiche, agli interessi richiesti dal concedente. Finché in questa guerra che dura ormai da tre anni, ecco l’emendamento del governo: i 121 milioni dovuti da Toto non saranno versati all’Anas, ma impiegati dal concessionario per fare i lavori di manutenzione all’autostrada dei Parchi: motivazione, la messa in sicurezza dopo il terremoto.
Nelle ultime ore c’è stata una vera e propria battaglia in Commissione Bilancio: un complesso dibattito parlamentare fatto di emendamenti.
Alla fine, passa la linea del pagamento dei canoni dovuti ad Anas a partire dal 2028: a patto che i lavori di messa in sicurezza comincino praticamente subito. Non dimentichiamo, infatti, che già diverse settimane fa e a seguito dei terremoti di inizio gennaio ma anche dei tristi fatti di cronaca, era stato stilato un elenco dei viadotti critici sull’A24.
Sull’ A24 i viadotti critici sono i seguenti:
il viadotto Della Noce (circa km 27), il viadotto Cannuccette (circa km 28) e il viadotto Santo Stefano (circa km 29), nei pressi di Castel Madama.
il viadotto Pietrasecca (circa km 60) nel Comune di Carsoli.
il viadotto Pié di Pago III (circa km 70) e il viadotto Fiume Salto (circa km 71), nei pressi di Torano, poco prima del bivio con la A25 per chi viene da Roma.
il viadotto Valle Orsara (circa km 85) e il viadotto Fornaca (circa km 92) tra i Comuni di Lucoli e de L’Aquila.
La reazione di Strada dei Parchi
Strada dei Parchi esprime “sconcerto sul testo approvato dalla commissione Bilancio della Camera sulla Manovra-bis per la parte che interessa i lavori di messa in sicurezza urgente di A24 e A25” che “per come formulato rischia di far ricadere i costi dell’intervento di messa in sicurezza, sulle spalle degli utenti Lazio e Abruzzo. Visto che assegna risorse prodotte dalla gestione di A24 e A25 all’Anas per sostenerne il bilancio. Dal 2011 con la trasformazione in società di diritto privato, l’Anas non ha nessuna competenza su A24 e A25, neanche di controllo o ispettivo. Sdp vuole essere chiara nel ribadire quale sia la posta in gioco in questa vicenda”. Questo quanto afferma la concessionaria delle due arterie in una nota in merito al provvedimento che ha avuto oggi il via libera in Commissione alla Camera.
“Il sub emendamento Catalano – afferma Strada dei Parchi – contraddice quello che già il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha deciso. In data 14 aprile infatti il Mit, con la direzione per la vigilanza delle concessionarie autostradali, ha già approvato il progetto esecutivo della messa in sicurezza urgente dell’A24 e A25” per la prevenzione della scalinatura degli impalcati.
Inoltre, riferisce ancora la concessionaria, “con una nota del 3 maggio lo stesso Mit ha sollecitato Sdp ad avviare immediatamente i lavori. Fissando anche l’ammontare dell’investimento in circa 200 milioni di euro”.