Castello, sottoservizi infiniti

La naturale chiusura del cantiere in zona, stando a quanto ancora oggi scritto sul cartello, era fissata per il 20 maggio.
Ma ad oggi ancora non si vede la fine dei lavori, con molti e duraturi disagi per esercizi commerciali e famiglie residenti.
A far tornare sotto i riflettori la vicenda è la foto condivisa sul social network Facebook dalla libreria Polarville: “chiusa dopo 45 giorni di sottodisservizi”.

“La libreria Polarville si prende una pausa. La loro disorganizzazione e il disprezzo verso il nostro lavoro ci sta fiaccando. Ci scusiamo con tutti i polariani: torneremo presto” si legge sui fogli appesi ad una delle vetrine della libreria.
La situazione è di fatto estremamente complicata per gli esercizi commerciali che insistono su via Castello e per le famiglie che sono tornate ad abitarvi.
Gli altri negozi – la legatoria San Bernardino, il negozio di frutta, il bar – sono rimasti ad oggi sempre aperti: ma il passaggio è notevolmente diminuito e la contestuale apertura di un altro cantiere su uno dei vicoli di via Castello rende obbligatorio dal Corso un giro per i vicoli tortuoso e non segnalato. Con la conseguenza che in molti rinunciano.
Da Porta Castello, invece, si accede alle attività tramite uno strettissimo corridoio fra il muro e le transenne: è pure capitato, nei giorni scorsi, che questo accesso fosse anche impedito.

Certo, commercianti e famiglie tirano avanti, consci del fatto che stare in un centro storico in fase di ricostruzione comporta disagi, che pure hanno accettato: ma vedere lavori infiniti, con il cantiere spesso fermo, senza alcuna comunicazione su eventuali intoppi che hanno causato i ritardi è senza dubbio scoraggiante.

Si era diffusa la voce che sarebbe stata asfaltata almeno una parte di via Castello, quella iniziale, prima della fine di maggio: è rimasta purtroppo solo una voce.