Sicurezza, L’Aquila cambia

10 giugno 2017 | 17:35
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Sicurezza, L’Aquila cambia

L’Aquila città sicura, non solo nelle case, nelle scuole, negli edifici pubblici o privati.
L’Aquila “merita sicurezza sociale”. E’ la voce di molti cittadini del comprensorio aquilano che “reclamano più tranquillità”.

Partiamo dal cuore della città: quello che c’è da dire sulla zona rossa e sulle case ancora da ricostruire è spiegato in questa immagine: “Per i ladri è tutto vuoto”. La foto in apertura [di Lella Antonacci] ritrae una Via Romaesasperata. Su ogni portone c’è questo messaggio.
Sappiamo tutti di cosa parliamo, gli episodi di sciacallaggio si sono ripetuti all’infinito.
Case distrutte, private di tutto ciò che vi rimaneva. 

“Questo è il nono furto nella mia casa in centro storico”.  Il proprietario dell’abitazione ancora da restaurare in Via Arco Cirillo, in pieno centro storico all’Aquila, racconta a IlCapoluogo.it un lettore: “Hanno portato via padelle e qualche oggetto lasciando disordine e confusione. Non mi abituo a quanto accade anche se si tratta dell’ennesimo furto”. 

Non solo furti. Ci sono anche le aggressioni che lasciano riflettere. I due rivali in amore, giovanissimi, uno è un minorenne, protagonisti dell’episodio violento a Piazza Chiarino. I due che perdono il controllo così facilmente tanto che gli insulti diventano spinte finché non spunta fuori un taglierino che cava un occhio al ragazzo 19enne. La non accettazione della fine di una storia che porta a questo nel cuore della movida tra la gente del giovedì sera:

“E’ stata una scena truculenta, con tantissimo sangue e gente che si è sentita male” – raccontano dei testimoni. [Ragazzo perde un occhio, rissa tra rivali in amore]

Sono tantissimi gli episodi di aggressione, come quelli al bancomat che terrorizzarono la città. [Aggressione al bancomat del Torrione] [Ruba portafoglio, arrestato al bancomat]Ruba bancomat e fa acquisti, aquilana denunciata][Aggredito e rapinato al bancomat]

Il timore è anche e particolarmente femminile. Le ragazze del call center in centro, su Via dell’Arcivescovado, così come quelle che lavorano nei pub non si sentono al sicuro.

“Pochi uomini della sicurezza in giro. Non ne ho mai incontrati nel centro storico”.

Anche il tapis roulant di nuovo aperto non ha telecamere e nemmeno personale addetto alla sicurezza lungo il percorso. [Tapis roulant, finalmente la riapertura]

La videosorveglianza, il progetto costosissimo del comune aquilano, non basterebbe comunque a risolvere la situazione perché è utile per individuare l’eventuale colpevole e non prevenire il reato.

C’è un altro progetto ambizioso che abbraccia la Valle dell’Aterno e quella Subequana dopo l’ondata di furti negli scorsi anni, ma per ora resta appeso a un filo. [Stop ai furti: Servizi straordinari interforze e videosorveglianza]