PCI, nasce a L’Aquila la sezione dedicata a Impastato

Le ultime elezioni ci consegnano un dato evidente: l’affermarsi di due blocchi politici, centrodestra e centro sinistra, spesso con sovrapposizioni di idee e programmi simili se non uguali. I movimenti civici hanno difficoltà ad affermarsi perché si riduce sempre più lo spazio di agibilità politica. La partecipazione spesso diventa condivisione di scelte già prese; istituti di partecipazione creati dalle amministrazioni si sono rivelati delle camere di compensazione per dirimere contraddizioni sociali.
Oggi più che mai riteniamo sia necessario colmare il vuoto di rappresentanza per il mondo del lavoro e per affermare una cultura che ha l’obiettivo inderogabile di difendere i deboli, gli emarginati, coloro che non hanno voce. Ognuno sia protagonista della propria vita, delle proprie scelte: in una parola, costruire una società con una diversa distribuzione della ricchezza e che considera il lavoro, l’uguaglianza, la giustizia sociale come fondamenta dell’azione politica.
Iniziamo un percorso certo non facile: alcuni di noi provengono da formazioni politiche che non sono più rappresentative di ideali di sinistra; altri, in questi anni, soprattutto dal 2009, si sono impegnati in esperienze di movimento; altri ancora, giovani, si avvicinano ora alla politica. La volontà che tutti muove è quella di costruire un futuro migliore, in cui lavoro, istanze di equità, giustizia sociale, pari opportunità per tutti, legalità, trasparenza dell’azione non siano parole vuote.