Regione

Spegnimento incendi, la regione non ha i soldi

Qualche giorno fa il direttore della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha bacchettato l’Abruzzo insieme ad altre cinque Regioni, in quanto sprovviste di supporto aereo per lo spegnimento degli incendi.

 

La Regione ha dichiarato di non avere il denaro a sufficienza ma diverse associazioni, come Forum H2O e Nuovo Senso Civico, hanno accusato il governo regionale di dirottare le risorse verso opere incredibilmente dispendiose e non prioritarie come la Fondovalle Sangro.

L’apertura delle buste per la gara d’appalto relativa al completamento dell’opera urbanistica ci sarà tra cinque giorni. Le imprese concorrenti sono undici: Astaldi spa, CMC spa, Coseam Italia, De Sanctis spa, Ghella + CMB spa, ICM spa, Pizzarotti spa, INC spa, Condotte spa, Strabag spa, Toto-Di Vincenzo spa. Il cronoprogramma prevede che le procedure di affidamento dei lavori debbano concludersi entro il 2017 per poi avviare i lavori all’inizio del 2018 e aprire al traffico entro il 2022.

Ciò che indigna le associazioni è che i lavori di completamento hanno un costo 6 volte maggiore agli standard europei e allo stesso tempo non si hanno fondi per la prevenzione ambientale.

 

“L’Abruzzo – denuncia Nuovo senso civico – quanto a incendi non è la Sardegna ma certo non scherza quanto a rischi per i tantissimi boschi presenti all’interno del proprio territorio, probabilmente basterebbero forse 3 elicotteri a noleggio e, quindi,  come la serva,  facciamo un conto banale quanto ovvio. Con 3 milioni di euro all’anno potremmo avere anche noi abruzzesi  la garanzia di mezzi adeguati per le attività di Protezione Civile che prevede la legge. Vi lasciamo calcolare quanti anni di sicurezza incendi avrebbe l’Abruzzo con quei 157 milioni, non è vero quindi che non ci sono soldi, manca solo la volontà politica”.

Stesso parere da parte di H2O: “Si tratta dell’ennesimo campanello d’allarme, dopo quelli relativi allo stato dell’ambiente e della sicurezza delle scuole e degli ospedali. In una tale situazione riteniamo deprimente che la Regione rivendichi l’apertura delle buste per la fondovalle Sangro, 5,5 km di superstrada al modico costo di 36 milioni di euro al km (190 in totale per 5,5 km) quando per opere del genere, in base ai costi standard ufficiali, bastano 6 milioni al km (massimo 10 nei casi più complessi)”.

Oggi anche il Consigliere Regionale Leandro Bracco si è unito alle contestazioni, scrivendo in un comunicato: “190 milioni di euro per una bretella stradale a fronte di un costo, calcolato sugli standard della Corte dei Conti europea, che ammonta a 33 milioni di euro, allo stesso tempo, però, non ci sono i soldi nemmeno per un supporto aereo finalizzato allo spegnimento degli incendi”.

“Calcolatrice alla mano – analizza l’esponente di Sinistra Italiana – si potrebbe non spendere la bellezza di 157 milioni di euro. Se ci fosse la volontà politica, risparmiando su opere come proprio la fondovalle Sangro, si avrebbe la forza economica per noleggiare alcuni mezzi idonei allo spegnimento degli incendi. Per quale motivo i costi sono lievitati in misura così rilevante?”.

 

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