La Via Matris è pronta per Madonna Fore

Sette statue stanno prendendo forma nel piazzale di San Bernardino di Piazza D’Armi. Sono giorni di duro lavoro per lo scultore aquilano Di Carlo, che non ha bisogno di presentazioni né dentro né fuori città. E’ anche un ex giocatore di rugby: in terza linea, nel 1994, con L’Aquila ha vinto lo scudetto, poi il passaggio in nazionale. Quando ha lasciato il rugby è stato campione di decathlon con il record regionale e quello di salto in alto con 2,13.

La sua passione più intima è l’arte, divenuta anche una sorta di sfida per abbellire la città del post sisma.
Con il candore della pietra bianca di Poggio Picenze ha costellato la città. Il monumento delle vittime del terremoto, la statua vicino al Fattori, l’opera sulla rotatoria all’ingrosso est della città, ma anche in alcune chiese, come quella di San Giuseppe Artigiano, in via Sassa.

Da un sasso deforme Valter Di Carlo dà vita a corpi che racchiudono e sprigionano una forza interiore che ti coinvolge. Figure perfette che non si arrendono, proprio come l’anima dell’Aquila.
Adesso è la volta della Via Matris che rappresenta i sette dolori della Madonna: la profezia dell’anziano Simeone sul Bambino Gesù, la fuga in Egitto della sacra famiglia, la perdita del Bambin Gesù nel tempio, l’incontro di Maria e Gesù lungo la Via Crucis, Maria ai piedi della croce, Maria che accoglie nelle sue braccia Gesù morto ed infine Maria al sepolcro.

L’idea nasce dalla Confraternita della Madonna Fore che vuole ornare il percorso tanto caro agli aquilani. Il lavoro cominciato qualche anno fa si sta concludendo ora con la settima statua. La Via Matris è pronta per essere donata alla Madonna Fore.


