Tinari, il signore di Coppito

Tinari è, senza alcun dubbio, il signore di Coppito: 756 i voti complessivi, di cui 265 raccolti nei seggi del MUSP di Coppito, popolosa frazione aquilana nella quale, fra l’altro, è risultato eletto anche il giovanissimo Leonardo Scimia.
Battagliero e passionale, a volte perfino irruento: sono tante le questioni sulle quali si è battuto con forza il futuro Presidente del Consiglio comunale, soprattuto quelle in riferimento al suo territorio. L’ultima è quella sullo spostamento della farmacia, con annessa grande mobilitazione da parte dei suoi compaesani. Più indietro nel tempo, sul rischio di esondazione del Raio e dell’Aterno.
Classe 1964, Tinari si laurea in Giurisprudenza nel 1990 ed esercita la professione di Avvocato.
Da 23 anni è in consiglio comunale senza interruzioni.
Per la prima volta consigliere nel 1994 – quando sindaco era Centi – è stato all’opposizione nella passata legislatura che lo aveva visto eletto nel 2012 nel’MPA di Giorgio De Matteis, insieme a Colonna e Imprudente. Negli ultimi anni ha ricoperto anche il ruolo di Vice Presidente del Consiglio comunale.
Ma per il Comune è stato anche Assessore nella Giunta Tempesta, per tre anni, dal 2005 al 2008: suo l’incarico di interloquire con le forze sindacali e imprenditoriali.
All’Urbanistica, invece, la sua designazione come Assessore in Provincia nel maggio del 2013: con Presidente Del Corvo, Tinari subentrò a Mauro Fattore.
Corsi e ricorsi storici – nonché nomi che ricorrono: la fine del 2013 fu turbolenta per il centrodestra in Provincia dell’Aquila. A dimettersi, nel dicembre di quell’anno, furono Roberto Tinari e Guido Liris, allora Assessore alla ricostruzione, al quale subentrò Ersilia Lancia, altro probabile nuovo assessore nella Giunta Biondi.
Tinari presentò le sue dimissioni, poi ritirate grazie anche all’intervento di quello che era diventato il nuovo coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano.
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(Eleonora Falci)