A pranzo con gli operai che restano

Nelle giornate normali puoi incontrarli sotto i portici, in Piazza Duomo, lungo il Corso fino alla Fontana Luminosa. Per un’ora, non di più, nella pausa pranzo. In questi anni sono loro a popolare il cuore della città nelle ore del giorno.

Oggi per la seconda volta, grazie al Festival della Partecipazione, gli operai sono tutti insieme al Parco del Castello. Giorni di tavole rotonde, incontri istituzionali, mostre e musica, così il Festival risveglia la città. Mentre all’interno dell’Auditorium di Renzo Piano sono entrati nel vivo laboratori e dibattiti, all’ombra del Parco sul lato di Via Castello operai e famiglie aquilane condividono questo momento a tavola.
Ricostruzione: meno operai
Salta subito all’occhio il numero, ridotto, rispetto all’evento dello scorso anno. Ci sono tavolate vuote rispetto al 2016. Non è di certo una sorpresa dopo l’ultimo report sulla ricostruzione che parla chiaro: mille operai in meno rispetto a 12 mesi fa.

Un rallentamento che fa il paio con la diminuzione dei lavori e con i ritardi nelle pratiche, questo vuol dire cantieri fermi, ditte in difficoltà e operai che non lavorano. Rispetto al 2016, quest’anno, sono impiegati nei cantieri dell’Aquila e dei comuni limitrofi un migliaio di lavoratori in meno.
Camusso non c’è
Assente il segretario generale della CGL Susanna Camusso, intervenuta invece nella prima edizione, perché bloccata a Lamezia. Ci sono invece i rappresentanti locali del sindacato che hanno preso parte al pranzo.
Da dove vengono gli operai?
Arrivano da fuori provincia, sono tantissimi quelli del sud Italia, quelli stranieri. Un groviglio di accenti diversi. Ci sono anche aquilani, i più orgogliosi, forse, di portare un contributo in questi anni di cantieri.

Oggi gli operai non più invisibili insieme alla sfida tutta aquilana di rilanciare le imprese del territorio e dare ossigeno a un’economia che da troppi anni arranca, rei anche i terremoti vicini e lontani in questi otto anni.