Aterno, un fiume di pietre

12 luglio 2017 | 19:07
Share0
Aterno, un fiume di pietre

O meglio, scorreva: perché del fiume più lungo d’Abruzzo, in moltissimi punti,  è rimasto solo il letto.

Le immagini mostrano la situazione a Molina Aterno: una lunga distesa grigia al posto del gorgoglìo delle acque che accompagnano per 365 giorni l’anno abitanti e turisti.

fiume aterno e siccitàfiume aterno e siccitàfiume aterno e siccità

Tronchi portati dalla corrente, non mancano i rifiuti di ogni genere: ma soprattutto decine di trote morte proprio per la mancanza di acqua. E quelle che si sono salvate, colonizzano in massa i tratti – e le pozze – in cui l’acqua ancora c’è.

fiume aterno e siccitàfiume aterno e siccitàfiume aterno siccità

La siccità sta mettendo a durissima prova l’Aterno soprattutto in questa area: da Fontecchio in poi la preoccupazione è grande, visto che si sono abbassate anche le falde acquifere. Non manca l’acqua ad uso potabile e per la popolazione: ma con le temperature di questa estate e la mancanza di precipitazioni le conseguenze negative sono dietro l’angolo. E poi c’è un altro tema: quello dell’attingimento dell’acqua per le coltivazioni, numerosissime in zona.

E’ per questo che il sindaco di Molina Aterno, Luigi Fasciani, insieme ad altri 4 suoi colleghi – Fabio Camilli di Acciano,Tullio Camilli di Tione degli Abruzzi, Sabrina Ciancone di Fontecchio e Francesco D’Amore di Fagnano Alto – oltre che interessare l’ARTA hanno inviato una lettera alla Regione nella giornata di ieri per avere chiarimenti e sottolineare quanto pericolosa sia questa situazione: Regione e Parco Sirente Velino trovino una soluzione, perché sono loro responsabili.