Provincia, Biondi-Cialente: è scontro
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L’accordo sulla candidatura a presidente di Angelo Caruso, sindaco di Castel Di Sangro, lascia fuori il centrodestra aquilano.
“Leggo singolari ricostruzioni sulla vicenda provincia da parte di esponenti di centrosinistra e pezzi di claque improvvisamente risorti. Oggi scoprono l’importanza dell’ente (“le scuole, le scuole”) e l’aquilanità (“manco un consigliere comunale del capoluogo candidato”). Gente dalla memoria corta: sono gli stessi che attualmente governano la provincia e che in cinque mesi (dal sisma del gennaio 2017), così come negli otto anni precedenti, sulla questione scuole si sono girati i pollici, bastava sentire cosa hanno detto istituzioni e comitati di genitori alla prima riunione da me convocata sei giorni dopo la mia proclamazione. Sono gli stessi che due anni fa, con 20 componenti di maggioranza al comune dell’Aquila non hanno eletto neanche un consigliere provinciale perché non hanno votato l’unico candidato di centrosinistra (Gianni Padovani). Noi abbiamo candidato due validi amministratori: uno di Fossa e uno di Tornimparte, altro che “nessuno”, o la città-territorio di cui avete blaterato in campagna elettorale già ve la siete scordata? E, comunque, l’ultima volta, pur essendo perdenti, il coraggio di candidare un presidente noi ce l’abbiamo avuta, voi oggi no. Vi consiglio una cosa: passate in farmacia, compratevi un calmante o un buon digestivo che noto come il rospo ancora non cali. Noi, nel frattempo, siamo al lavoro”.
scrive Biondi, questa mattina di buonora, sui social per rispondere a Cialente e polemiche al seguito. “Abbiamo candidato due validi amministratori” – rimarca Biondi riferendosi al consigliere comunale di Fossa, Vincenzo Calvisi, e al vice sindaco di Tornimparte, Pierluigi Del Signore.
Cialente invece parla di problema serio per la città:
“Spero che in poco tempo questi signori acquisiscano un minimo di considerazione e rispetto. Altrimenti saranno guai. Ho sempre detto che chi guida una città, soprattutto come la nostra, deve godere di un minimo , almeno, di rispetto”
La senatrice Pd più sintetica e diretta commenta così:
