Carrefour, aria di mobilitazione

18 luglio 2017 | 16:56
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Carrefour, aria di mobilitazione

Nel punto vendita Carrefour di Via Panella, a L’Aquila, si respira un’aria tesissima.

Venerdì il sindacato Ugl L’Aquila incontrerà i vertici aziendali, dopo aver denunciato diversi episodi di vessazioni sui lavoratori che stanno vedendo protagonista la grande catena di negozi francese. Lo conferma al Capoluogo il segretario generale Giuliana Vespa: “Se in quella sede non avrò rassicurazioni a 360 gradi – ha assicurato – faremo tutto ciò che è in nostro potere di legge”.

C’è aria di mobilitazione, dunque, ma tutto dipenderà dall’esito dell’incontro con i rappresentanti di Carrefour.

Il sindacato Ugl L’Aquila il 12 luglio scorso ha organizzato un’assemblea con iscritti e simpatizzanti per “inaccettabili e malcelate pressioni nei confronti dei lavoratori di Carrefour iscritti ad Ugl”, denunciando un trattamento oppressivo della dirigenza nei confronti dei dipendenti. Giovedì alle sedici terrà una conferenza stampa con il sindaco Pierlugi Biondi per illustrare nel dettaglio la situazione.

Tempo fa una lavoratrice iscritta al sindacato si è sentita male sul posto di lavoro a causa dello stress prolungato dovuto a cambi repentini di turno e di orari. Il segretario generale Giuliana Vespa, commentando la vicenda, ha parlato di “mortificazioni ai danni dei lavoratori”.

Il campanello di allarme si è acceso soprattutto dopo il tragico suicidio del lavoratore aquilano Franco Eleuteri, storico iscritto Ugl, trovato morto dalla moglie in casa nella frazione reatina di Vazia il 28 maggio scorso.

Eleuteri lavorava da 12 anni proprio nel reparto macelleria del supermercato Carrefour di Via Panella.

Prima di mettere fine alla sua vita, l’uomo ha lasciato una lettera, ora al vaglio della magistratura, in cui avrebbe denunciato le vessazioni subite in ambito lavorativo.

Il punto vendita aquilano della grande catena di supermercati non è nuovo a tensioni con i propri dipendenti: circa un anno fa toccò ad una lavoratrice iscritta alla CGIL, che venne licenziata in tronco perché accusata di essersi assentata per una settimana, mentre era regolarmente in ferie. Dopo il ricorso del sindacato al giudice del lavoro, la dipendente è stata recentemente riassunta grazie all’applicazione dell’articolo 18 ed è stata risarcita di tutti gli stipendi non pagati.

Il segretario provinciale CGIL Umberto Trasatti e il segretario provinciale Filcams-CGIL Luigi Antonetti in alcune recenti dichiarazioni hanno lasciato intendere che la vicenda è stata il frutto di tensioni tra sigle sindacali: l’ex direttore Maurizio Panepucci, infatti, era iscritto ad Ugl.

Provocazione nient’affatto raccolta da Vespa, che al Capoluogo tiene a sottolineare: “Felicissima del reintegro della lavoratrice; una lavoratrice che viene reintegrata è sempre una gioia, a prescindere dal colore politico e sindacale di riferimento. Questa non è una lotta tra sigle sindacali ma una lotta per il ripristino di corretti comportamenti tra lavoratori e azienda”.