
“Moto che scorrazzano – scrivono gli ambientalisti – e vengono parcheggiate sulle preziose praterie per la cui tutela l’Ente Parco del Gran Sasso sta spendendo anche molti denari dei contribuenti con progetti europei LIFE; un accampamento che diventa un campeggio “fai da te” sulle medesime praterie. Uso dei droni che in un parco dovrebbero essere vietati per il disturbo che arreca alla fauna. Addirittura in un video si vedono fuochi artificiali, anch’essi sottoposti ad autorizzazione del Parco che ovviamente non potrebbe darla in un luogo così delicato”.



“La mattina presto – proseguono amareggiati – ai visitatori si è presentata una scena degna di un film di Ciprì e Maresco, con rifiuti ovunque trasportati dal vento e alla mercè dei cavalli. Non vogliamo immaginare la gestione dei cosiddetti “bisogni” di tutte queste persone”.
La Stazione Ornitologica abruzzese segnalerà l’accaduto all’Unione Europea e agli enti preposti.
“Crediamo che sia venuto il tempo di farla finita con le dichiarazioni sul turismo sostenibile che davanti a queste immagini si rivelano per quello che sono: slogan vuoti”.
Poi l’affondo al Presidente del Parco Tommaso Navarra: “Il Presidente Navarra come giudica queste immagini? Cosa intende fare per tutelare la biodiversità e garantire un decoro a chi vuole visitare un Parco nazionale senza vedere queste scene? Quello che stiamo verificando è solo una fruizione indecorosa che sta respingendo le persone che vogliono visitare questi luoghi in silenzio, in punta di piedi. Basta leggere i commenti sui social”.