Sulmona, l’ospedale chiude per ferie

La denucia, della Fp-CGIL, fa riferimento in particolare al Dipartimento Chirurgico del P.O. di Sulmona (nelle Unità Operative di Chirurgia e Ortopedia) nel quale verrebbero accorpati i servizi con le evidenti ripercussioni sui servizi di emergenza urgenza e, ovviamente, sull’utenza.
Problemi anche nel reparto di Medicina Nucleare, la cui attività “è stata già ridotta al lumicino senza che alcuna spiegazione sia stata formalizzata da parte della Asl: nel mese di agosto chiuderà perfino l’attività di prenotazione che tanto era servita ad “ottimizzare le risorse”.
Ma gravi carenze di personale si registrano da mesi nei reparti di Ostetricia e Ginecologia, per la Pediatria, la Radiologia, la Cardiologia UTIC e l’Oncologia.
“Tutto ciò si aggiunge alle gravi carenze di personale in tutti i servizi e reparti” prosegue la nota della Fp-CGIL
Sono rimaste disattese richieste di incontro (e relativi solleciti) indirizzati al Direttore generale e a quello sanitario della Asl, al direttore del Dipartimento Materno-infantile e al direttore del Dipartimento Tecnologie pesanti. Tale comportamento palesa un comportamento antisindacale nei confronti della Fp-Cgil.
L’impoverimento della garanzia nell’erogazione dei servizi, e addirittura le chiusure di servizi pubblici essenziali per ferie estive, sono a dir poco inaccettabili e rappresentano un gesto di assoluta inciviltà.
A tal proposito chiediamo all’assessore regionale alla sanità Paolucci e al direttore generale della Asl, Tordera, che fine hanno fatto i 2 milioni di euro che l’assessore aveva promesso per il sostenimento del costo del personale? Sono mai arrivati? E se sì, forse non sono stati sufficienti? Forse aveva ragione la Fp-Cgil quando affermava che i 2 milioni al massimo avrebbero ridotto lo sforamento da 5,5 a 3,5 milioni? E che quindi tali risorse non sarebbero state sufficienti a garantire il personale a copertura dei servizi?
Per questa situazione, il sindacato annuncia lo stato di agitazione del personale mediante l’attivazione, nel rispetto della normativa in materia di servizi pubblici, delle procedure di raffreddamento davanti al Prefetto della provincia dell’Aquila.
Nel frattempo, nella mattinata di oggi la Giunta regionale ha dato il via libera alle assunzioni in due ASL abruzzesi, quella aquilana e quella teramana: nelle due aziende sanitarie le assunzioni saranno 65 per sostituzione di personale a tempo indeterminato a seguito di cessazione, e 103 per sostituzione di dipendenti a tempo determinato.
Nel dettaglio, la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila ha previsto l’assunzione di 24 dipendenti a tempo indeterminato e 23 a termine, la Asl di Teramo 41 a tempo indeterminato e 80 a termine. Tutte le selezioni saranno soggette, in ogni caso, a nulla osta da parte della Regione, cui spetterà verificare il rispetto dei limiti di spesa previsti dalla normativa nazionale e regionale. Le figure professionali richieste riguardano medici, infermieri, operatori socio-sanitari, ma anche figure tecniche e amministrative.