Ex Selex, apre il nuovo stabilimento

Stamattina si è tenuta l’inaugurazione della nuova sede a Campo di Pile del centro di eccellenza, di proprietà di Finmeccanica, che si occupa dei settori di difesa, aereospazio e sicurezza. In particolare l’azienda progetta apparati avionici – sia civili che militari – apparati di riconoscimento e trasponditori.
Presenti al taglio del nastro il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il Presidente di Regione Luciano D’Alfonso ed i vertici aziendali.
Nel 2009 il sisma distrusse il vecchio edificio Selex e ci furono incontri (non mancarono le proteste dei lavoratori) per mantenere le sedi dell’Azienda all’Aquila; così in questi anni i dipendenti hanno lavorato nei locali in affitto dell’ex Polo Elettronico.
Quello aquilano è uno dei 180 siti dislocati in oltre 20 nazioni.
Le attività produttive e le basi industriali e commerciali principali sono collocate prevalentemente, oltre che in Italia, in Regno Unito, in Polonia e negli Stati Uniti. Nel tempo la società ha stabilito una solida presenza anche in Francia e Germania ed è partner di riferimento in diverse collaborazioni industriali su scala internazionale.
Il costo dello stabilimento appena inaugurato è di circa otto milioni di euro, metà dei quali provenienti dai fondi comunitari erogati della Regione tramite bando.
I sindacati si sono detti soddisfatti di questo traguardo. Le parole del Segretario Generale FIOM-CGIL L’Aquila Alfredo Fegatelli:
“Sono lontani i tempi delle assemblee con i lavoratori della Selex (oggi Leonardo) svolte presso Murata Gigotti, spesso in mezzo al fango, per discutere di come evitare la loro diaspora creando una prospettiva lavorativa a L’Aquila attraverso la realizzazione di un nuovo edificio. Nonostante l’iniziale contrarietà dell’allora a.d. Aielli rispetto alla realizzazione di un nuovo edificio a L’Aquila, la FIOM e la CGIL, da sole, insieme alle loro RSU sono riuscite a coinvolgere le istituzioni e l’azienda e a sottoscrivere un protocollo presso la Prefettura di L’Aquila per la realizzazione del nuovo stabile, mantenendo l’impegno preso con i lavoratori in quelle assemblee all’aperto.
La strada è stata lunga, ma alla fine, insieme alle nostre RSU, ci siamo riusciti”.