Il Centro, 9 in cassa integrazione

25 luglio 2017 | 18:55
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Il Centro, 9 in cassa integrazione

A darne notizia, la Slc-Cgil, unitamente alla RSU eletta nella propria lista.

In data 14 luglio è stato firmato l’accordo tra le parti, ratificato ieri presso la Regione Abruzzo.

“Tutto questo a pochi mesi dal passaggio di proprietà che ha portato il giornale dal Gruppo Espresso nelle mani di una società formata da quattro imprenditori abruzzesi, che da appena 8 mesi dall’acquisizione dichiara perdite di € 1.800.000,00” dicono dal sindacato abruzzese.

La cessione di ramo d’azienda ( da parte della Finegil s.p.a. gruppo L’Espresso ) fu accolta dalle maestranze nella speranza che un giornale locale, retto da imprenditori locali, potesse ricevere quelle attenzioni e quella spinta propulsiva che un grande gruppo editoriale, con pubblicazioni locali e nazionali sparse in tutta Italia, non riusciva ad assicurare. Invece, con la soppressione dell’attività di impaginazione, di archivio, di reception (centralino e accoglienza visitatori) e fattorino si sta verificando l’esatto contrario.

Con l’allontanamento di questi 9 lavoratori ( la proprietà proponeva 15 esuberi su 20 addetti ) il giornale sarà più povero, più standardizzato e con meno servizi resi al personale giornalistico e di conseguenza ai lettori.

Ci si aspettava, come detto, una maggiore attenzione da imprenditori abruzzesi verso un prodotto abruzzese con maestranze quasi interamente abruzzesi, così non è stato.

Era stata proposta anche la volontaria riduzione d’orario, tramite l’attivazione del part time per 15 lavoratori al fine di salvare tutti i dipendenti: ma la nuova proprietà non ne ha voluto sapere nulla.

In tal modo, con grande senso di responsabilità, i lavoratori volevano contribuire a far fronte alla crisi economica in modo assolutamente non traumatico e dare la possibilità alla nuova proprietà di mantenere integra l’erogazione dei servizi e di dare un segnale forte, anche verso l’opinione pubblica, di determinazione nella salvaguardia dell’occupazione locale.

Il sindacato chiede, infine, “l’interessamento delle autorità regionali a questa grave situazione di crisi, al fine di sventare un ulteriore calo dell’occupazione che, peraltro, già affligge pesantemente la nostra regione.”