Mariani, L’Aquila saluta il suo maestro



Sul portone corroso dalle intemperie ancora campeggia, impolverata, la targa con su scritto in maniera semplice e chiara: “Mariani”.
Semplicità d’animo e capacità espressiva erano le caratteristiche del maestro Mariani, il cui talento, dopo gli altisonanti messaggi di cordoglio letti in questi giorni, è forse stato più spontaneamente omaggiato dalle parole di alcuni giovani appassionati d’arte che prima della funzione si sono raccolti davanti il vecchio uscio: “Abbiamo imparato moltissimo da Marcello, ci ha insegnato più lui che tanti parrucconi accademici”.
Nella chiesa gremita per l’ultimo addio al maestro, il parroco Luigi Maria Epicoco ha ammonito, nell’omelia, a seguire l’esempio di Marcello Mariani:
“Lui sapeva cogliere la bellezza grazie a quel l’intuizione tipica degli artisti ed in questo modo dava voce cromatica a sentimenti e passioni che noi non saremmo stati capaci di esprimere. Sul suo esempio anche noi, in altri campi ma con il medesimo impegno, dobbiamo cercare la bellezza che è riflesso di Dio”.