Via libera finalmente al Piano del Parco

di Eleonora Falci
E’ passato poco dopo le 18 in consiglio regionale il provvedimento amministrativo che approva, finalmente, il piano del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga.
Il provvedimento è stato approvato con il voto contrario del Movimento 5 stelle e con l’astensione del centrodestra: il motivo dell’astensione è noto.
Forza Italia, in particolare, già in commissione aveva espresso i propri dubbi rispetto ad un piano elaborato senza il via libera delle altre regioni coinvolte, Marche e Lazio.
Si tratta infatti di un piano approvato per quanto riguarda la sola porzione di territorio abruzzese, visto che, anche a causa degli eventi sismici, le due regioni ancora non deliberano sulla questione.
Ad ogni modo, la Regione Abruzzo ha detto sì ad un provvedimento importante per la montagna aquilana, atteso da anni e che apre nuovi spiragli sulle potenzialità del Gran Sasso a livello turistico e di sviluppo dell’intero territorio.
Pietrucci ha spiegato in Aula che il provvedimento diverrà esecutivo dopo l’approvazione di Lazio e Marche, in cui si trovano i restanti quattro Comuni che fanno parte del Parco.
“Il fatto che ci si il via libera della Regione in cui ricade gran parte del territorio del Parco permette di confidare in una rapida approvazione da parte di Lazio e Marche, che nei confronti di questi mesi hanno espresso sostanziale accordo sui contenuti del provvedimento. Si tratta di un passaggio importante ma non decisivo, per cui è necessario proseguire l’impegno per i prossimi fondamentali passaggi: penso all’approvazione del Piano d’area, della Vas per gli impianti, al via libera alla realizzazione del collegamento Montecristo – Scindarella, senza il quale il processo di rifacimento degli impianti sciistici rischia di risultare incompleto ed economicamente poco sostenibile”.
E’ un consiglio regionale che parla – una tantum! – del territorio aquilano.
Nel corso del question time Pierpaolo Pietrucci ha interrogato il sottosegretario Mazzocca sulla situazione del cementificio di Cagnano Amiterno e sull’utilizzo del CSS all’interno dello stabilimento: presente in aula il sindaco Iside Di Martino nonché altri rappresentanti del territorio.
Già nei giorni scorsi si sono tenute diverse riunioni in regione e assemblee pubbliche con tutti i portatori d’interesse, dalle istituzioni ai cittadini alle associazioni.
“Gli uffici stanno approfondendo la applicabilità di una iniziativa relativa al miglioramento dell’utilizzo della materia prima a Cagnano”
ha risposto il sottosegretario Mazzocca.
“Attualmente l’impegno nostro è quello di andare a verificare attraverso un approfondimento degli uffici – a breve disponibile – affinché sia chiaro il tema della coniugabilità della tutela e la salvaguardia dell’ambiente con il mantenimento del comparto produttivo. I primi dati in nostro possesso dicono che la coniugabilità c’è ma servono altri giorni per chiudere la documentazione che poi consegneremo a Pietrucci”
La Regione sta dunque studiando la situazione: Pietrucci ha sollecitato l’azione degli uffici, proponendo una Risoluzione che stabilisca che sul sito di Cagnano mai ci sarà la realizzazione di un inceneritore
Non mancano, come al solito, le polemiche: quella che maggiormente ha infiammato la seduta odierna è stata la nomina dei componenti dei collegi sindacali delle quattro ASL provinciali abruzzesi, nominati direttamente dal governatore D’Alfonso.
Per la ASL Avezzano – L’Aquila – Sulmona è stato nominato Americo Di Benedetto, candidato sindaco uscito sconfitto dalle recenti elezioni aquilane. Per quella Lanciano-Vasto-Chieti Mario Marino, per la Asl di Pescara Maria Elena Degli Eredi, per la Asl di Teramo Marco D’Alfonso.
Le opposizioni hanno reclamato veementemente: si doveva procedere al sorteggio nell’ambito di un elenco di professionisti, tuona Gatti. Il presidente ha invece deciso di avocare a sè la designazione sulla base di un parere dell’avvocatura regionale, basato su una legge nazionale. Per L’Aquila il prescelto era Giacomo Costantini.
(in aggiornamento)