Centrosinistra, ricorso al Tar per l’Anatra Zoppa

3 agosto 2017 | 10:23
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Centrosinistra, ricorso al Tar per l’Anatra Zoppa

E’ quello depositato dall’avvocato aquilano Claudio Verini su mandato di 7 mancati consiglieri della coalizione di centrosinistra: Maurizio Capri, Emanuela Di Giovambattista, Fabrizio D’Alessandro del Partito democratico, Sergio Ianni di Abruzzo civico, Giorgio Spacca di Articolo Uno, Gianni Padovani dei Socialisti e Fabrizio Ciccarelli del Passo possibile.

Costoro, insieme ad Anna Lucia Bonanni della Coalizione sociale e Fabrizio Righetti del Movimento cinque stelle rientrerebbero nell’assise civica in caso di accoglimento del ricorso.

Il ricorso, spiega il legale è volto a chiedere la verifica delle elezioni comunali dell’Aquila del giugno scorso, al fine di far ottenere alla coalizione di centrosinistra, le cui liste hanno ottenuto il 50,96 per cento al primo turno, ma che è risultata sconfitta al ballottaggio a favore del sindaco di centrodestra, Pierluigi Biondi, la maggioranza dei seggi in Consiglio.

L’udienza è stata fissata all’8 novembre prossimo.

“Le ragioni a fondamento del ricorso – spiega in una nota Verini – non rivestono una connotazione politica né tantomeno la presentazione del ricorso ha la finalità di non riconoscere ed accettare la volontà degli elettori. I firmatari del ricorso hanno sottoposto all’esame del legale i verbali di alcune sezioni elettorali, per verificare eventuali incongruenze e imprecisioni che, se effettivamente sussistenti, potrebbero restituire un’espressione della volontà degli elettori differente rispetto a quella consacrata nel verbale di proclamazione degli eletti”.

L’avvocato ritiene di aver riscontrato “la presenza delle predette incongruenze e imprecisioni” ritenendo quindi “di domandare al competente Tar, limitatamente ad alcune e limitate sezioni elettorali, il riesame del voto espresso dagli elettori“.

In caso di accoglimento del ricorso, che stando a diverse sentenze sarebbe da escludere in nome della governabilità, si avrebbe la cosiddetta ‘anatra zoppa’: un sindaco e un’amministrazione, cioè, senza maggioranza in Consiglio comunale.