Incendio Fonte Vetica, lettera al Ministero

E’ Ferdinando Lattanzi, accompagnatore di media montagna e iscritto al collegio delle guide alpine d’Abruzzo, che non vuole spegnere i riflettori sul “disastro annunciato”.
[Incendio a Fonte Vetica, 6 indagati – Incendio Fonte Vetica: i vertici si dimettano – Fonte Vetica, dopo l’incendio tornano i camper]
“Il Parco Nazionale del Gran Sasso (con il Direttore beatamente in vacanza) e la Camera di Commercio di L’Aquila che non si presentano alla riunione richiesta dal Comune di Castel del Monte ed indetta dal Prefetto di L’Aquila per valutare i rischi connessi ad una manifestazione che ha richiamato 30000 persone, la Questura che autorizza lo svolgimento della manifestazione non ostante il mancato rispetto delle norme di sicurezza ed in particolare della circolare Minniti dell’8 giugno scorso.
Il rischio era talmente evidente che si è tramutato in disastro, del quale l’istituzione che aveva organizzato la manifestazione neanche si è accorta, abbagliata dai fumi della festa, al punto da diffondere un trionfante comunicato di piena soddisfazione per la riuscita dell’evento, il Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha detto che non è il momento delle polemiche e che lui si è impegnato al massimo richiamando alcuni dipendenti del Parco per far fronte all’incendio, ci sono piloti di Canadair fra i dipendenti del Parco? Non lo sapevamo, per il resto la sua comunicazione si è limitata a due post sulla pagina FB del Parco dove spiegava che ad inizio stagione il Parco aveva pubblicato sulla sua pagina FB e sul sito le raccomandazioni ad osservare le norme vigenti,(praticamente come se il Ministero dell’Interno si limitasse a pubblicare sulla pagina FB le raccomandazioni a non rubare, non uccidere, non spacciare droga e togliesse tutte le pattuglie dalle strade delle città), mentre nell’altro post ha pubblicato le dichiarazioni del Presidente di Federparchi (quello che diceva che c’è bisogno dei cacciatori all’interno dei parchi) che avendo già concluso le indagini surclassando quei bradipi della magistratura ha dichiarato l’innocenza del Parco.