Sul Morrone i superalpini dell’Aquila




Sono arrivati stamattina nella città peligna, e già a metà mattinata hanno iniziato le operazioni.
Sono due i gruppi di lavoro: il primo, con due squadre, lavorerà nella zona di Sulmona. Il secondo, con cinque squadre, lavorerà nell’area di passo San Leonardo, zona più pericolosa sia per le fiamme che per la quota da raggiungere: operano in questa zona gli alpini più esperti.
I mezzi di cui dispongono sono due mezzi commerciali utilizzati per il trasporto del personale, cinque mezzi tattici per raggiungere con facilità zone altrimenti impervie, due camion militari con capacità fuoristradistiche e attrezzati ognuno con 4000 litri di acqua, in grado di spegnere in autonomia incendi e di rabbocare i serbatoi d’acqua dei mezzi della Protezione Civile.



I militari impiegati sono attrezzati con quanto necessario per operare in autonomia ed ininterrottamente (viveri compresi) per 48 ore consecutive.



Curiosità: i cosiddetti “Super Alpini” del reparto neonato all’interno del 9′ reggimento – battaglione Vicenza specificatamente costituito per le emergenze di protezione civile – è composto dallo stesso personale che ha preso parte ai soccorsi a Rigopiano, all’emergenza neve in Abruzzo e che ha operato fin dai primi momenti dell’emergenza terremoto nella zona di Amatrice: ancora oggi un’aliquota opera nell’area.
Sono diventati gli angeli custodi dell’Abruzzo e in generale del centro Italia, in ottemperanza a scelte politiche che vogliono sempre di più l’Esercito Italiano operare al fianco della Protezione civile.
(red.)