Lo santo jullare Francesco arriva a L’Aquila

Cool-tura, rubrica di Valeria Mancini*
Mario Pirovano è un noto attore teatrale italiano, che ha tradotto e messo in scena nel mondo molti dei monologhi di Dario Fo. Pirovano, sul modello di Fo, si è fatto portatore della tradizione degli antichi narratori e giullari, che per conquistare l’attenzione del loro pubblico, si servivano soltanto del gesto e della parola.
La direttrice di PANTA REI, Mariagrazia Lopardi, ha presentato l’evento e raccontato di aver già visto questo spettacolo a Treviso, dove ha conosciuto l’attore Mario Pirovano, il quale si è felicemente proposto di metterlo in scena qui a L’Aquila, a titolo gratuito. A seguito delle parole di Mariagrazia Lopardo, è intervenuto anche il nuovo assessore alla cultura Sabrina di Cosimo, la quale ha ringraziato l’associazione dicendo: “Queste piccole cose diventeranno i pezzi di un puzzle che renderà questa città un capolavoro!”.
L’Associazione ha deciso di mandare in scena questo spettacolo in occasione della 723^ Perdonanza Celestiniana, in quanto totalmente incentrato sulla figura di Francesco d’Assisi, santo patrono d’Italia.
L’operazione compiuta da Fo, nella creazione del personaggio di Francesco, consiste nell’infrangere l’intoccabilità del sacro. Nella versione di Fo, Francesco è infatti un “autentico giullare”, ma del resto, come ricorda lo stesso Pirovano, Francesco usava definirsi “jullare al servizio di Dio”.
Mario Pirovano ha raccontato che “Lo santo jullare Francesco” era un lavoro che Dario Fo premeditava da tempo, ma che tuttavia non era mai riuscito a scrivere prima. Fu nel 1991 che Fo trovò finalmente la chiave teatrale per iniziare questo lavoro e la trovò nel libro “Vita di un uomo: Francesco d’Assisi” di Chiara Frugoni.
Questa agiografia di Francesco d’Assisi in forma di monologo, è considerata da molti la sintesi di oltre quarant’anni di esperienza teatrale dell’attore-autore Dario Fo che, a quasi un anno dalla sua scomparsa, è stata applaudita con grande entusiasmo dagli aquilani.