FIR chiama a raccolta il rugby aquilano

28 agosto 2017 | 19:03
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FIR chiama a raccolta il rugby aquilano

Giorgio Morelli, presidente FIR Abruzzo, vuole incontrare urgentemente i club attivi sul territorio aquilano per riportare il rugby abruzzese ai livelli che merita.

Una notizia che arriva a poche ore dalla scomparsa di Mauro Zaffiri, il cui grido di dolore relativo alle vicende societarie ed economiche de L’Aquila Rugby Club più volte è caduto nel vuoto.

“Non voglio indulgere a sentimenti o emozioni legati al dolore ed al lutto per il caro Mauro Zaffiri, perché questa mia iniziativa era nelle intenzioni a prescindere dal precipitare degli eventi, che tuttavia impongono oggi un’accelerazione opportuna e doverosa”, è la precisazione di Morelli.

La lettera, arrivata oggi ai club aquilani, contiene l’invito per una riunione delle società con il Comitato Regionale Abruzzese: sono stati invitati L’Aquila Rugby Club, Gran Sasso Rugby, Pol. Paganica Rugby, Vecchie Fiamme Old Rugby, Pol. L’Aquila Rugby e Rugby Experience School.

La crisi di risultati e di prospettive per le società aquilane di serie A, L’Aquila Rugby Club e la Gran Sasso Rugby, sarebbe per il rugby della città un danno irreparabile peggiore della retrocessione dall’Eccellenza: “Il traino che i massimi livelli del gioco esercitano nei bambini e ragazzi verrebbe meno e l’involuzione sarebbe invincibile”, osserva Morelli invitando a partecipare alla riunione che si terrà mercoledì prossimo.

“Troviamo una profonda crisi di uomini risorse e prospettive delle squadre maggiori. Dunque senza retropensieri o giudizi già formati, occorre che le SSLL trovino una soluzione che individui un progetto condiviso per l’alto livello abruzzese” sottolinea Morelli.
“La base sulla quale suggerirei di iniziare a riflettere è quella di trovare un percorso chiaro dei giocatori che escono dall’U18 per massimizzare le loro potenzialità, mentre per tutte le categorie di età inferiore proporrei di condividere le migliori esperienze affinché ogni club possa essere il miglior recapito per il bacino aquilano che offre grandi margini di potenziamento per le U6, U8, U10, U12, U14, U16 e U18 di ogni società. Non ritengo infatti che faremmo un gran lavoro nel dividere in tanti pezzi ciò che già esiste, senza invece progettare esecutivamente un lavoro che porti invece a replicare presso ognuno il successo già raggiunto solo da uno o due club.”