


I mezzi aerei, decollati stamattina da Ciampino, ai aggiungono ai due canadair francesi attivati da Bruxelles il 28 agosto su richiesta del Governo italiano.
Sulla zona del Morrone continua a lavorare un notevole – ma per molti insufficiente – dispiegamento di forze: 3 Canadair che hanno effettuato un totale di 92 lanci, un elicottero S-64 Erickson che ha effettuato 43 lanci di 9.000 lt. di acqua di portata ciascuno, 16 vigili del fuoco muniti di 2 autopompe e di 2 pickup, 19 volontari di P.C. muniti di 4 pickup, 10 Carabinieri-Forestali e 20 militari dell’Esercito.
Come ha spiegato Giuseppe Pomposo, della Res Gea, spin off del Dipartimento di Geologia dell’Università d’Annunzio:
“Sul Morrone, sino a questo momento, sono bruciati 2.082 ettari di bosco, con l’emissione di 404mila tonnellate di CO2: oggi servirebbero 7mila ettari di bosco, gestito in modo sostenibile, per compensare tale emissione, ma pensiamo che Città del Vaticano si estende su 44 ettari per capire di quali misure parliamo”.