Scuole (in)sicure: non solo Cotugno

11 settembre 2017 | 16:40
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Scuole (in)sicure: non solo Cotugno

Non solo Cotugno: ma anche lo scientifico Bafile, che non dispone nemmeno dei presìdi antincendio, e l’Ipsiasar con i suoi laboratori in un edificio puntellato e da abbattere.

Nell’assemblea cittadina indetta dal Comitato Scuole Sicure per lo scorso sabato 9 settembre si sono trattati, alla presenza anche del consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica Vincenzo Calvisi, i temi più urgenti riguardanti l’inizio dell’anno scolastico.

Certo, lo ‘spezzatino’ Cotugno al primo posto: 5 strutture scolastiche diverse, tra piano terra e primo piano della sede originaria in Via Da Vinci e aule disponibili negli edifici dell’Itis, del Colecchi, dei Musp ITS e Carducci. Ma non solo.

Andando in ordine, per quanto riguarda l’utilizzo della porzione della sede in Via Da Vinci, il Comitato Scuole Sicure sottolinea che questo

consentirà agli studenti del Liceo Linguistico di usufruire, come didattica richiede, dei laboratori linguistici, in condizioni di sicurezza, secondo gli amministratori della Provincia, confortati anche dalle ulteriori indagini tecniche effettuate dall’ingegner Pace. La scelta invece di ricollocare classi del Cotugno nelle altre scuole di Colle Sapone vede ancora irrisolte le svariate problematiche derivanti dall’aumento di popolazione studentesca in edifici sismicamente inadeguati. Preoccupa in particolare  l’Itis che, oltre ai suoi studenti, ospiterà ben 10 classi del Liceo, nonostante il suo indice di vulnerabilità pari allo 0,17, e sul quale nessuna considerazione tecnica è stata fatta per valutare l’aggravio.

Per questo, il Comitato ha già più volte chiesto che gli amministratori, insieme alle dirigenze scolastiche di tutte le scuole del Polo, mettano a punto piani di evacuazione e di emergenza studiati e verificati, che consentano, almeno una gestione adeguata e sicura di possibili situazioni di pericolo.

L’assemblea è stata occasione per denunciare, per l’ennesima volta, anche le condizioni del Liceo Bafile.

A tutt’oggi non è adeguato a resistere ad azioni di tipo sismico, come sottoscritto dai tecnici per tutti i corpi che compongono il complesso Bafile-Colecchi, ed è privo anche dei necessari presidi antincendio nonché della relativa certificazione e dove insiste, in quella che dovrebbe essere un’area di evacuazione e raccolta in caso di emergenza, un’ area di cantiere  che riduce in maniera importante gli spazi necessari pur non essendoci alcun lavoro in corso. Altra grave situazione, rimasta inspiegabilmente irrisolta, e sulla quale si sollecitano le amministrazioni, è quella dell’Ipsiasar, ospitato in musp per quanto riguarda le aule, ma i cui studenti frequentano i laboratori posti al piano terra di un edificio puntellato e dichiarato da abbattere.

Gli studenti presenti  hanno manifestato la necessità di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni alle esigenze, anche relativamente ai trasporti pubblici per i quali si  chiede un coordinamento tra le aziende Ama e Tua.

L’ex Optimes risulta, a tutt’oggi, ancora fondamentale come “struttura di rotazione”.

“Non ci sono indicazioni certe della tempistica necessaria, l’auspicio espresso dal Consigliere Calvisi è che non vada oltre l’anno scolastico appena avviato” riporta il Comitato.

La Provincia sta continuando comunque a individuare strutture alternative disponibili in breve tempo, nella prospettiva di risolvere la situazione anche delle altre scuole superiori di sua competenza. Resta di fatto la necessità di una programmazione e pianificazione per la quale è assolutamente necessaria una concertazione con l’ente comunale.

La sintesi delle richieste urgenti emerse e ribadite dall’assemblea di venerdì scorso è di tempestiva e improrogabile azione:

 – di predisposizione di adeguati piani di evacuazione e di emergenza quanto mai indispensabile nell’area di Colle Sapone, che insieme alle scuole superiori e alla sua popolazione cresciuta, ospita anche le scuole medie Alighieri e Carducci;

– di programmazione e pianificazione della sostituzione edilizia o adeguamento delle attuali scuole della città, per la cui stesura e messa a punto il Comitato sottolinea la richiesta di trasparenza e partecipazione;

– di definizione di atti istituzionali di indirizzo chiari e inequivocabili che impegnino tanto l’amministrazione regionale quanto le locali comunali e provinciali a porre in stato di priorità assoluta la sicurezza sismica delle scuole. Gli avvicendamenti nei ruoli di rappresentanza istituzionale non possono mettere in discussione la basilare necessità di sicurezza della cittadinanza, indiscutibilmente primaria e urgente.