Programma di mandato: dall’identità allo sviluppo

Questa mattina il documento è sottoposto al voto dell’assise consiliare. “Il programma è quello che ricalca la città accogliente di cui abbiamo parlato in campagna elettorale” – sottolinea il sindaco Biondi.
1. Identità come memoria storica della città territorio dentro e fuori le mura.
“La città nasce dai Quattro Quarti che vanno promossi anche attraverso la creazione nel centro storico dei Consigli dei Quarti e di una Casa dei Quarti” – spiega il primo cittadino. “Una sorta di spazio fisico per promuovere iniziative culturali ed economiche “.
Identità è anche Perdonanza Celestiniana: “La celebrazione del rito va riformulata per riconfermare l’impronta storica” – in due parole il Giubileo aquilano va ripensato per riportarlo alle origini senza stravolgimenti.
In questo calderone vanno sostenute tutte le piccole associazioni nate dopo il terremoto “in linea con gli standard richiesti per l’ammissione ai finanziamenti statali” con l’obiettivo di creare un cartellone unico.
Nel documento si fa riferimento a quelle attività che “portano avanti laboratori di ricerca e progetti innovativi in grado di coinvolgere e di far crescere culturalmente quella parte significativa di giovani che non si sentono attratti dall’offerta proposta dalle Istituzioni tradizionali”.
Sulla questione scuole il sindaco alza il tono.
“Va definito innanzitutto un piano straordinario per garantirela piena sicurezza degli edifici”.
Biondi scende nei dettagli: “Nel marzo 2017 fu annunciata da parte della Regione una ricognizione degli spazi pubblici, ma nel luglio abbiamo scoperto che questo lavoro non era mai stato iniziato. Allora come Comune ci siamo messi all’opera. Non abbiamo lasciato fuori nulla dei potenziali stabili che potevano ospitare gli istituti: dall’ex Standa fino all’ex Optimes.C’è da dire che sia in provincia che nella vecchia giunta c’è stato un generale laissez faire dovuto alla certa non rielezione, al quale abbiamo provato a sostituirci”. Biondi attacca l’ex sindaco Cialente sulla questione delle Micarellidefinendo la proposta del suo predecessore “fantasiosa”.
Scuole come ricostruzione ma anche come offerta formativa
Un liceo scientifico sportivo magari all’interno del progetto case di Assergi, attualmente ne esiste uno solo in Italia, a Tarvisio. “La scuola conseguirebbe anche l’altro obiettivo di riuso del complesso in parte per foresteria per gli studenti e in parte per usi didattici.
La promozione dell’Università parte da un patto
“L’Università – che ha giocato da sempre un ruolo centrale – dovrebbe attrezzarsi per tornare ad essere una delle migliori in Italia, sia per qualità della vita degli studenti, sia per le strutture adibite alla didattica e alla ricerca”.
“La sottoscrizione di un sorta di patto tra Comune, Università, Azienda per il diritto allo studio e studenti per la fornitura agevolata di servizi vari attraverso una Carta dello studente, la difesa dei reparti specialistici ospedalieri e, di conseguenza, dei corsi di laurea specialistici dell’Univaq, l’incentivazione dei rapporti con le strutture pubbliche, gli ordini professionali, e le organizzazioni di categoria, la possibilità di formazione degli studenti nelle aziende partecipate comunali, al fine di rafforzare i legami tra università, territorio e mondo del lavoro per valorizzare le eccellenze e i giovani ricercatori”.
2. Inclusione come regole
La sicurezza verrà garantita dal corpo di Polizia Municipale che verrà ampliato e dalla realizzazione del citatissimo sistema di videosorveglianza nei punti sensibili del territorio comunale, nell’area di Piazza d’Armi, nel Centro polifunzionale di Paganica, Parco del Sole che sono i grandi luoghi di aggregazione “delimitati, controllati e monitorati”.
3. Ricostruzione: si punta su un cronoprogramma razionale
“Regole certe, scadenze e penalità: un cronoprogramma razionale che garantisca la vivibilità immediata degli edifici ricostruiti e degli spazi pubblici. Lo stesso metodo va adottato per le frazioni”. Nei piccoli comuni va adottata una strategia in più: “va individuata una vocazione derivante dall’analisi storica del luogo e del tessuto sociale, nonché delle prospettive”.
Sulla gestione del progetto Case va avviato un dialogo col Governo “per ricontrattare le modalità attraverso le quali gli insediamenti sono stati inopinatamente acquisiti al patrimonio comunale”. Per una porzione degli alloggi “si sperimenterà il mutuo sociale rivolto agli aquilani che non hanno possibilità di accesso al credito. Quelli più vicini al centro e all’Università, per esempio, potrebbero essere destinati a uffici o co-housing o a studenti”.
4. Lo sviluppo dal Compra Aquilano all’Aeroporto
Lo sviluppo ingloba tutti i punti precedenti: l’amministrazione si muoverà per contrattare la zona franca urbana in sede comunitaria europea.
Compra Aquilano: “un fondo comunale che garantisca un credito virtuale utilizzabile solo per acquisti all’Aquila e nelle frazioni, presso esercenti del posto, per sostenere l’economia locale e alleviare gli effetti dell’incremento del 20% della tassa sui rifiuti deciso dall’amministrazione di centrosinistra, che ha colpito in particolar modo le famiglie numerose e le attività commerciali”.
L’aeroporto dovrà essere riconvertito ad usi attinenti al territorio:“abbandonando inutili velleità civili prive di sostenibilità economica. L’utilizzazione a scopi emergenziali (il 118), di Protezione civile, di servizio protezione dagli incendi boschivi (vista la vicinanza all’invaso di Campotosto) e di soccorso alpino – parzialmente già svolte, ma da potenziare e valorizzare come estensione dell’area di riferimento servita – potrebbero essere integrate con attività industriali ad alta valenza tecnologica, come lo studio e la produzione di droni, tecnologia che vede sempre più ampliarsi i campi d’impiego”.
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