Università: 5 milioni per il miglioramento sismico

Lo ha dichiarato questa mattina la rettrice Paola Inverardi, in occasione della conferenza “Oltre gli indici di vulnerabilità sismica. La valutazione degli edifici dell’Università dell’Aquila”, presso l’aula magna del Dipartimento di Scienze Umane.
Nell’incontro sono stati presentati i risultati delle analisi di vulnerabilità sismica dei tre edifici interessati: nessuno dei blocchi è risultato inferiore allo 0.3 e la maggior parte ha ottenuto un indice superiore allo 0.6.
“I risultati sono molto confortanti – ha dichiarato Inverardi. “Nessuno dei tre edifici ha infatti presentato criticità rilevanti e soltanto alcuni blocchi necessitano di interventi di miglioramento sismico per aumentare la resistenza di un numero limitato di elementi strutturali”.
L’Ateneo interverrà quindi con ristrutturazioni a livello locale che, è stato assicurato, non creeranno disagi al normale svolgimento delle attività didattiche.
Per quanto riguarda gli altri edifici universitari, sono tutti adeguati alle normative europee vigenti, in quanto progettati o riprogettati dopo il sisma del 2009.
Lo studio presentato in conferenza, frutto del lavoro di docenti, ricercatori e laureandi del DICEAA, vorrà essere un modello nelle valutazioni della vulnerabilità sismica a livello nazionale.
Ha spiegato il professor Dante Galeota:
“Si è proceduto in maniera molto approfondita prendendo in esame sia il comportamento globale della struttura sia le criticità locali, tenuto conto che gli edifici sono stati realizzati prima che entrasse in vigore la normativa attuale. È stata eseguita un’accurata analisi di ogni singolo edificio sotto il profilo delle caratteristiche dei materiali (calcestruzzo e acciaio), delle loro proprietà meccaniche e dei particolari costruttivi. Sono state quindi effettuate prove dinamiche delle strutture e l’analisi geologica e geotecnica dei terreni, a cui è seguita una fase relativa alle analisi strutturali e alle verifiche di sicurezza”.