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Assunzioni in Regione: è polemica

19 settembre 2017 | 09:45
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Assunzioni in Regione: è polemica

“Ancora una volta – scrive il ‘Comitato Vincitori e Idonei al Concorso per 300 posti ricostruzione dell’Abruzzo’ – apprendiamo dalla stampa che la Regione Abruzzo si accinge ad indire una nuova procedura concorsuale per il reclutamento di nuovo personale da assumere a tempo indeterminato senza rispettare gli impegni assunti nell’assise civica!”

“Nonostante il precedente comunicato stampa in occasione delle ‘assunzioni lampo’ a tempo determinato e la missiva inoltrata dal Comitato al Presidente, al Vice Presidente ed ai dirigenti competenti, alla quale nessuno ha dato il benché minimo riscontro, di nuovo si procederà come sopra detto, non curandosi minimamente dell’impegno assunto dal Consiglio Regionale d’Abruzzo a maggioranza con la risoluzione n. 12/1 del 02.12.2014, a firma dei consiglieri Berardinetti e Mariani avente ad oggetto “Utilizzo graduatorie concorso Ripam Abruzzo”, che impegna l’Ente regionale:
1. a porre in essere, nel rispetto della vigente normativa, ogni atto finalizzato ad avvalersi dello scorrimento delle richiamate graduatorie concorsuali ‘Ripam Abruzzo’ o comunque a riservarne una quota non inferiore al 50%, mediante attingimento diretto da esse, nella ipotesi di un’eventuale copertura di posti in organico, sia per assunzioni a tempo indeterminato che determinato, nell’ambito dell’ente ‘Regione Abruzzo’;
2. a definire iniziative, nei limiti delle proprie competenze, per incentivare gli accordi tra le amministrazioni circa la possibilità di utilizzare le graduatorie relative al concorso ‘Ripam Abruzzo’, sia per assunzioni a tempo indeterminato che determinato»”.

“Leggiamo dalla stampa invece – scrivono i membri del Comitato – che l’intenzione sarebbe quella di indire un nuovo concorso, con tutte le lungaggini e i costi connessi, per profili professionali di categoria “D” presenti nelle graduatorie Ripam Abruzzo”.

“Il ricorso ad ulteriori procedure selettive – spiegano – da un lato vanificherebbe il lavoro di selezione svolto dalla Commissione Interministeriale Ripam che, attraverso procedure rigorose e trasparenti (5 prove scritte, una prova orale, correzione in diretta streaming etc) ha individuato tali risorse umane a fronte di ben 36.000 candidati e d’altro canto di certo violerebbe i principi di buon andamento e imparzialità dell’azione amministrativa, sanciti dall’articolo 97 della Costituzione, oltre che quelli di economicità ed efficacia previsti dalla normativa sul procedimento amministrativo, nonché l’impegno preso dal Consiglio Regionale e dal Presidente della Regione. Riteniamo infatti che procedere a nuove selezioni per l’assunzione di personale quando si dispone di graduatorie vigenti sia incoerente con quanto asserito nella suddetta risoluzione e costituisca un inutile spreco di risorse pubbliche e di tempo”.

“Pertanto – concludono – il Comitato chiede al Presidente della Regione Abruzzo ed ai Consiglieri Regionali tutti, di rispettare l’impegno assunto con la risoluzione citata e dunque di attingere dalle graduatorie Ripam Abruzzo per i profili compatibili con le necessità di personale derivanti dal processo di riorganizzazione in atto, non escludendo in caso contrario la valutazione di tutte le iniziative da portare avanti nelle sedi opportune”.