Piscina, revoca della gestione a VerdeAqua

Il Comune sta infatti per revocare l’affidamento della gestione alla coop. VerdeAqua Smile, in virtù di un recente pronunciamento del Consiglio di Stato.
Il Comune – anticipa Il Messaggero – ha dato indicazioni al dirigente del Settore Ricostruzione Pubblica di proporre al Consiglio Comunale l’annullamento in via di autotutela della delibera del 22 agosto 2016 e seguenti, e di indire una nuova gara pubblica per la gestione della struttura.
La delibera del 22 agosto dello scorso anno aveva ridefinito i rapporti del Comune con VerdeAqua Smile e successivamente era stato sottoscritto un atto integrativo alla convenzione che ne prevedeva il rinnovo.
A seguito di quell’atto, diverse società sportive avevano fatto ricorso al Tar, che decise per la sospensione della decisione presa dal Comune, sottolineando che fosse impossibile rinnovare i contratti già scaduti. Anche il Consiglio di Stato, interpellato, si è pronunciato nella stessa direzione.
Per le società sportive era poi arrivata una prima apertura: una nuova assegnazione degli spazi d’acqua, proporzionale alla quantità di atleti iscritti alle diverse società che si allenano nella struttura: la 99 Sport, Polisportiva VerdeAqua, Cooperativa VerdeAcqua e il nuoto libero.
Una nuova assegnazione che però ha creato problemi da subito e anche all’inizio di questo nuovo anno agonistico: due giorni fa sarebbero dovute riprendere le prove di nuoto degli atleti della società sportiva che ha in affidamento, per questo anno, 4 corsie. Ma gli atleti non sono potuti entrare in acqua ed è stata richiesta anche la presenza della Polizia
Sandra Giordani, responsabile di VerdeAqua, in quell’occasione aveva riferito a Il Capoluogo di non aver ricevuto ancora comunicazioni ufficiali. “Ho quindi chiesto ai responsabili della 99 un elenco degli atleti che devono allenarsi nella nostra piscina per una questione di assicurazioni e di sicurezza. I referenti non hanno prodotto l’elenco degli atleti e noi non abbiamo potuto farli entrare”.
Una situazione che si trascina da anni, con gravi perdite anche economiche nelle casse del Comune, visto che alcune rate del mutuo e i canoni non sono stati versati.
La prospettiva adesso è quella di una revoca dell’affidamento, con l’indizione conseguente di una gara e la gestione diretta dell’impianto attraverso la suddivisione degli spiazi d’acqua.
(e.f.)