Protezione Civile, nasce gruppo PIVEC a Cagnano

di Nando Giammarini
Una moderna coscienza della solidarietà è una garanzia per tutti i cittadini che, all’occorrenza, potrebbero trovarsi in condizione di difficoltà e sanno di poter contare su persone pronte ad intervenire in loro aiuto.
E’ altrettanto vero che in tutta l’Alta Valle dell’Aterno tale sentimento è vivo e militante da sempre con una rete capillare esistente in tutto il territorio.
Parliamo di zone d’alta montagna e di paesini sperduti ove i problemi sono quintuplicati rispetto alla città. Uno per tutti la viabilità con l’emergenza neve e ghiaccio in inverno.
L’Associazione culturale “La Chenga” di Cagnano Amiterno ha deciso di costituire un gruppo di Protezione Civile.
Ad onor del vero bisogna ricordare che il sodalizio – organizzatore di uno degli eventi agostani più belli e sentiti dell’Alto Aterno: la Sagra del Cinghiale– ha sempre svolto un grande ruolo di collaborazione sociale. Gli associati, in particolar modo i ragazzi, sono prontamente intervenuti lo scorso inverno, in soccorso degli automobilisti ed alla popolazione nella difficile emergenza neve terremoto. Un mix esplosivo.
Altra bella iniziativa solidale che fa onore, non solo alla Chenga ma a tutte le Frazioni del Comune di Cagnano Amiterno è stata, lo scorso 15 marzo 2011, la partecipazione – con 6 mila euro ricavati dalla sagra del cinghiale ove tutti, compresi alcuni ragazzi cabbiesi collaborano a titolo puramente gratuito – la realizzazione del laboratorio informatico nella locale scuola media.
La stessa fu intitolata a Domenico e Maria Paola Parisse figli del giornalista del Centro, Giustino Parisse, drammaticamente scomparsi nel terribile sisma dell’Aquila il sei aprile 2009.
Salutiamo ora con gioia l’idea di avviare una nuova fase finalizzata alla costituzione di una solida struttura di P. C. , su base volontaria, in grado d’intervenire, con decisione e coraggio, in caso di necessità ed avversità metereologiche e capace di affrontare e gestire le varie situazioni emergenziali.
Forza, coraggio ragazzi cagnanesi! La parte sana del Paese vi è vicina. I volontari, non mi stancherò mai di ripeterlo, in qualsivoglia situazione sono il sorriso della vita che riportano un raggio di luce nel tunnel esistenziale.