
La vicenda risale a due anni fa quando, in occasione dell’Adunata degli Alpini 2015 a L’Aquila, l’Asm spa, sotto la gestione dell’attuale manager Asl 1 Rinaldo Tordera, acquistò per un costo di 58mila euro dei dispositivi di protezione individuale per la sicurezza sul lavoro. Le nuove divise risultarono non a norma e vennero acquistate per assegnazione diretta, anziché con gara d’appalto, dividendo l’importo in quattro tranche.
Nel marzo di quest’anno, dopo il sequestro degli indumenti da parte della Guardia di Finanza, il Capoluogo pubblicò la notizia di rinvii a giudizio per quattro persone: Rinaldo Tordera, Fabio Ianni (Responsabile Unico del Procedimento), Francesco Rosettini (attuale Amministratore Unico) e lo stesso Daniele Adriani.
Da indiscrezioni giunte a questo giornale, l’Asm spa – che nel processo rappresenta la parte offesa – non si è costituita parte civile. Tordera e Ianni sono stati condannati a pagare una sanzione amministrativa. Resta da capire se di tasca propria o dal conto dell’azienda, sfruttando l’assicurazione che scatterebbe in questi casi.