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Disabili: le carenze dell’Università

2 ottobre 2017 | 16:58
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Disabili: le carenze dell’Università

La denuncia arriva da una nota congiunta dell’associazione studentesca Udu L’Aquila e del Presidente di Carrozzine Determinate Claudio Ferrante.

Alla base di questa decisione ci sarebbero alcune difficoltà nella stipula di un’adeguata convenzione.

“Purtroppo l’Università dell’Aquila – scrivono le associazioni – da ormai diversi anni, nonostante i proclami e buone intenzioni che tende a pubblicizzare, non eroga servizi sufficienti a supporto di studenti con disabilità”.

“La legge 104 del ‘92 è chiara sul diritto all’educazione infatti nell’articolo 12, comma 4 cita: L’esercizio del diritto all’educazione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né di altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap e per la legge spetta proprio all’Ateneo fornire ai giovani studenti gli strumenti di cui necessitano per partecipare alle lezioni e fornire loro il supporto necessario durante l’attività didattica. Nell’Università dell’Aquila questo diritto viene meno: sono stati cancellati, con la scusa di difficoltà nello stipulare una convenzione, sia i servizi di tutoraggio didattico sia quelli di trasporto e assistenza.

Sono ormai due settimane che le lezioni sono iniziate e abbiamo notizie di ragazzi che non hanno potuto prendere parte all’attività didattica per la mancanza del servizio di trasporto che garantiva la loro presenza alle lezioni.

Nonostante la richiesta formulata dal Consiglio Studentesco la scorsa settimana tutto tace, e intanto chi ci rimette sono ancora una volta gli studenti”.

“Come associazioni che difendono i diritti degli studenti e delle persone con disabilità – prosegue la nota – chiediamo a gran voce che si metta fine a questa ingiustizia e che si proceda nel minor tempo possibile alla stipula di convenzioni con enti, cooperative e personale qualificato per affiancare gli studenti nel percorso universitario; le soluzioni provvisorie o tampone che l’Ateneo ha erogato in questi ultimi due anni sono state superficiali e inefficaci e in alcune situazioni hanno costretto altri enti, come l’ADSU, a sopperire alle sue stesse mancanze.
Gli stessi tutor studenti sono inadeguati al supporto di patologie gravi, e l’Ateneo ha mascherato la propria inefficienza dietro questi studenti che, sebbene dotati di voglia di aiutare, non hanno la formazione necessaria per affiancare colleghi con le disabilità più disparate”.